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Il sogno e il diritto di un Paese senza orfanotrofi

L’unico requisito per le adozioni è l’amore, scrive Claudio Magris. Amare, tutelare, educare. Ma chi misura l’amore? I politici, che approvano le leggi, e i giudici, che le applicano. E così in articoli, commi, paragrafi, l’arido e repulsivo linguaggio burocratico stabilisce quando un bambino, orfano, abbandonato o conteso, abbia diritto a una famiglia. E quando una coppia, dopo aver resistito a un processo degno dell’Inquisizione, abbia diritto ad adottarlo. Nel sito www.linkiesta.it, Lidia Baratta riporta i numeri forniti da Marco Griffini, presidente di un’associazione che di questi problemi si occupa: negli orfanotrofi italiani ci sono 35 mila bambini, 400 i neonati abbandonati ogni anno alla nascita.

Adozione a distanza Ghana. Per Ernest il cambiamento è possibile “Mi aiuti a tornare bambino…?”

Ernest ha 10 anni e due sorelle gemelle. È un bambino dolcissimo che ha tanto bisogno di amore e stabilità perché, in passato, ha sofferto tanto. La mamma di Ernest è morta poco dopo la sua nascita. Da quel momento, il bimbo ha cominciato a vivere con la nonna paterna perché il suo papà, da solo, non era in grado di prendersi cura di lui. Ora grazie al Sostegno a distanza ha trovato una famiglia affidataria. Tu puoi essere un importante filo di questa delicata rete di accoglienza…

Toscana. Adozioni internazionali: nel 2015 crollate le richieste di idoneità da parte delle coppie

Il crollo delle adozioni non risparmia nessuna regione in Italia. Dopo il boom del passato anche in Toscana, come nel resto della Penisola, si registra un crollo delle richieste. Negli ultimi sei mesi del 2014 e nei primi sei mesi del 2015, in Toscana sono state presentate 268 richieste di idoneità per adottare un bambino straniero. L’anno prima erano state 299, contro le 335 dell’anno precedente.

Kafala, la convenzione è in vigore ma l’attuazione è un pasticcio

Il 1 gennaio 2016 è entrata in vigore in Italia la Convenzione dell’Aja sulla protezione dei minori. L’Italia però ratificandola ha stralciato dall’originario progetto di legge di ratifica, discusso a lungo in Parlamento, gli articoli che parlano di kafala, l’istituto giuridico che nei paesi islamici “sostituisce” l’adozione. Enrica Dato, Ufficio Legale e Diritti dei Minori  di Ai.Bi, intervistata da Vita, aiuta a fare il punto. Riportiamo la versione originale dell’articolo pubblicato on line il 16 febbraio.

Quando genitori e figli fanno squadra… a vincere è la creatività

Grandi e piccoli in coppia pronti a scatenare la fantasia. Martedì 16 febbraio, a Milano, ha avuto inizio il laboratorio di cartonaggio ideato dal centro servizi alla famiglia “Fidarsi della Vita” di Amici dei Bambini. I bambini partecipanti, affiancati dal papà o dalla mamma, si sono cimentati nella realizzazione di semplici e colorati oggetti di uso quotidiano. Per scoprire i prossimi appuntamenti del laboratorio, leggi la news.

Roma. Bimbi da utero in affitto: il giudice li lascia alla “madre sociale”

Sentenze “creative” dei giudici. Per usare un eufemismo. Sentenze fuori dal buon senso e dalla morale. Sentenze che finiscono per avallare, comportamenti fuori legge in Italia. Ma nel Bel Paese succede anche questo: che il reato perpetrato all’estero viene poi “condonato” una volta passato il confine. E tutto con il benestare del giudice. Questa l’assurdità.

 

Brasile. Ai.Bi. ottiene il riaccreditamento fino al 2018: il migliore riconoscimento per il trentennale impegno al fianco dei bambini abbandonati

E’ stato il primo Paese nel quale Ai.Bi ha iniziato ad operare circa 30 anni fa. E continua ad essere uno dei fiori all’occhiello nel campo delle adozioni internazionali. Tanto da riconfermare questo splendido rapporto di amicizia: i bambini brasiliani potranno trovare una nuova famiglia in Italia grazie ad Ai.Bi. anche per i prossimi 2 anni. Amici dei Bambini ha, infatti, ottenuto il riaccreditamento per continuare a operare nel Paese Carioca fino a gennaio 2018. L’Autorità Centrale Amministrativa Federale, il ministero delle donne, dell’uguaglianza razziale e dei diritti umani, ha, così, riconosciuto la qualità del lavoro compiuto da Ai.Bi. nell’arco della quasi trentennale attività. Oggi Amici dei Bambini è presente in 7 Stati: Brasilia, Bahia, Espirito Santo,Minas Gerais, Parà, Rio de Janeiro e San Paolo.