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La storia di Gaia e dell’Inps che le nega il diritto ad avere una mamma tutelata. I genitori affidatari devono restituire 21mila euro

Si stava lasciando morire. A cinque mesi aveva già subìto due operazioni delicatissime, facendo la spola tra l’ospedale e la comunità educativa. Gaia (nome di fantasia), figlia di una tossicodipendente, appena nata, aveva crisi d’astinenza e gravi problemi di salute. Con il viso scavato dalla sofferenza, non aveva nemmeno più la forza di piangere. Arrivata in una casa-famiglia ha iniziato a mangiare e soprattutto a ridere. Ma per l’Inps chi gestisce una casa famiglia non ha diritto all’indennità di maternità.