“Porteremo i profughi in prefettura”

I migranti in fuga dalla guerra in Libia? Da gennaio potrebbero diventare residenti di Melegnano». Ma palazzo Broletto è pronto alla rivolta: «Li porteremo davanti alla prefettura». Il caso è scoppiato martedì pomeriggio durante un summit tra i comuni del Sudmilano che da più di un anno ospitano i profughi in fuga dalla guerra libica. «Siamo così venuti a sapere – ha tuonato Fabio Raimondo, assessore alle politiche sociali di Melegnano e presidente dell’assemblea intercomunale del Distretto sociale Sud-est Milano – che dal primo gennaio, quando scadrà la convenzione regolante la permanenza dei migranti sul suolo italiano, la prefettura è intenzionata a dar loro la possibilità di chiedere la residenza nei singoli comuni dove sono ospitati. E a quel punto saremo noi che dovremo farci carico dei profughi». In base ai dati resi noti di recente da palazzo Broletto, attualmente sono 75 i migranti presenti nel Sudmilano, distribuiti tra i 20 di Melegnano, i 4 San Donato, i 23 di San Zenone, i 10 di San Giuliano e i 18 di Vizzolo. «Ma si tratta di una soluzione che noi respingiamo senza se e senza ma – ha tagliato corto Raimondo -. Complice la perdurante crisi economica, del resto, le casse comunali sono sempre più vuote. Ecco perché non ci possiamo far carico di questa ulteriore incombenza. In questo caso, poi, non possiamo non rimarcare l’assoluto lassismo del governo di Roma, che non ha neppure preso in considerazione la richiesta del Distretto sociale Sud-est Milano, a cui non a caso non ha dato alcun tipo di risposta. Ed ora, dopo aver tagliato i trasferimenti agli enti locali, l’esecutivo centrale vuole appiopparci questo gravoso balzello sinora a carico della prefettura. Fermo restando – ha tenuto a chiarire l’assessore alle politiche sociali – che, su questo fronte, il nostro è stato l’unico Distretto a dimostrare la massima disponibilità e solidarietà. Anche grazie al prezioso contributo di Assemi, infatti, abbiamo promosso diversi progetti per favorire la rapida integrazione dei migranti. Mi riferisco in particolare all’organizzazione dei tirocini di carattere formativo e dei corsi di italiano, ma anche alle tante iniziative studiate per coinvolgerli nella nuova realtà italiana. Ora, però, è il governo che deve fare la sua parte». E così per oggi pomeriggio il sindaco Vito Bellomo ha convocato un nuovo vertice con i rappresentanti del Bivacco e dell’Eureka, le due associazioni che a Melegnano si occupano dei migranti. Sulla querelle in queste ore ha preso posizione lo stesso Bellomo, che non ha escluso azioni clamorose. «Siamo pronti a portare i migranti, verso i quali a livello umano nutriamo il massimo rispetto, davanti alla prefettura di Milano – ha incalzato Bellomo -. Perché davvero gli enti locali non ce la fanno più a far fronte alle angherie del governo». «Siamo di fronte – gli ha fatto eco Raimondo – all’ennesimo fallimento dell’esecutivo romano».

(Il Cittadino)