Il caso de «Il Forteto» arriva in Parlamento: chiesti maggiori controlli delle comunità

bambino maltrattatoMaggiori controlli sulle comunità di accoglienza: li chiedono i parlamentari del Movimento Cinque Stelle dopo lo scandalo de «Il Forteto». Avrebbe dovuto prendersi cura di minori in difficoltà, invece i bambini venivano maltrattati e sottoposti a ogni forma di violenza. Sono undici i senatori grillini firmatari di un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri della Giustizia, della Salute, del Lavoro e dell’Interno.

In trent’anni di attività «Il Forteto»,  fondata nel 1977 a Barberino di Mugello (Firenze),  è stato più volte oggetto di indagini da parte della magistratura. Nel 1985 Rodolfo Fiesoli, fondatore della cooperativa insieme al cofondatore Luigi Goffredi finirono in carcere per maltrattamenti aggravati e atti di libidine nei confronti degli ospiti della comunità. E non era la prima volta. Alla fine degli anni ’70 era stata aperta  un’ inchiesta penale per supposti atti di pedofilia commessi all’interno della cooperativa.

Il 30 novembre 1978 Fiesoli venne arrestato su richiesta del giudice Carlo Casini che aveva aperto un procedimento per abusi sessuali all’interno de «Il Forteto». A dicembre 2011 Fiesoli, che si era auto soprannominato «il profeta», è stato nuovamente arrestato con l’accusa di atti di zoofilia e pedofilia. Nonostante gli arresti, dal 1997 al 2010 la Comunità ha ottenuto contributi per oltre 1 milione e 200mila euro. Ma soprattutto ha continuato a ospitare minori.

Agghiaccianti le testimonianze di ragazzi che sono passati dal Forteto.  Su Facebook c’è chi scrive: «Avevo circa 12 anni, mia madre naturale viveva là dentro ma completamente soggiogata dal gruppo. Mio padre naturale era stato scacciato 10 anni prima perché voleva avere rapporti anche sessuali con mia madre. Là dentro considerati un reato. Io soffrivo moltissimo e volevo raggiungere mio padre o mia zia; si accorsero che stavo prendendo questi contatti e mi rinchiusero a pane ed acqua in una camera per una settimana; potevo andare in bagno solo una volta al giorno, la sera. Mia madre non si oppose ma anzi diede il suo contributo a tutto ciò». Storie di maltrattamenti, abusi e violenze sessuali continue. I bambini erano costretti a lavori durissimi, punizioni corporali per futili motivi, abusi sessuali.

Dopo lo scandalo della Comunità del Mugello, la Regione Toscana ha aperto una Commissione d’inchiesta sull’affidamento dei minori nella regione. Nella relazione finale risalente al 5 gennaio 2013 vengono elencati i nominativi dei politici locali e nazionali, nonché magistrati e professionisti, che, a vario titolo e con differenti modalità, sono passati presso la comunità del Forteto.

Sul caso è stato chiesto dall’europarlamentare Claudio Morganti (Lega Nord) anche un intervento della Commissione europea «perché sembrerebbe che questa comunità degli orrori abbia ricevuto finanziamenti provenienti da Fondi europei, sia perché ci troviamo di fronte ad una palese violazione dei diritti dei minori previsti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue». Intanto il 4 ottobre inizierà il processo a Rodolfo Fiesoli e altri ventidue collaboratori: tutti sono accusati di maltrattamenti, Fiesoli anche di violenza sessuale.