Russia: chi fa adozione non può fare cooperazione

In Russia vivono 29 milioni di bambini tra cui 742.000 sono fuori dalla famiglia e molti di loro sono giuridicamente adottabili anche tramite l’adozione internazionale in quanto le risorse delle famiglie russe non sono ancora sufficienti a garantire ad ognuno di loro il diritto ad una famiglia.

Ma un aspetto preoccupante produce un campanellino d’allarme per il futuro delle adozioni internazionali in Russia!

Si è tenuta una riunione il 25 Ottobre del 2012 al Ministero dell’Educazione e della Scienza dove si è discusso sui problemi di organizzazione tra le rappresentanze degli enti stranieri AI nel territorio della Federazione Russa e sull’accordo bilaterale in materia delle adozioni firmato fra la Federazione Russa e gli Stati Uniti.

Hanno condotto la riunione il Sig. Vitelis Serghej Vladimirovich, facente funzioni del Responsabile di questo Dipartimento e il Sig. Kabanov Vladimir L’vovich, Capo della Sezione di questo Dipartimento per lo Sviluppo delle Forme di Sistemazione in Famiglia dei Minori privi di Tutela Genitoriale.

A seguito delle informazioni sui progetti di cooperazione, che sono stati realizzati dalle rappresentanze, i responsabili del Ministero hanno comunicato che non è consentito alle rappresentanze degli Enti stranieri AI di realizzare dei progetti di cooperazione ma devono occuparsi solo di adozioni.

Ciò è dovuto soprattutto al fatto che le adozioni, da parte di cittadini stranieri, non sono viste di buon occhio e ogni supporto finanziario a qualsiasi Organo di Autorità russo, e soprattutto le donazioni agli istituti, sono visti in generale come la corruzione dei funzionari delle relative strutture.

I Sigg. Vitelis e Kabanov hanno ribadito che, se un ente volesse svolgere le attività “caritative” nel territorio russo, dovrebbe organizzare un Fondo a parte, in modo che queste attività non siano svolte attraverso la Rappresentanza.

(Pippo Sollecito)