Scendi in piazza con Amici dei Bambini in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato

rifugiati200«Anche Gesù è stato un rifugiato» con queste parole papa Francesco, in previsione della Giornata mondiale del Rifugiato, ha rivolto ai fedeli questo invito: «Facciamoci vicini, condividendo le loro paure e la loro incertezza per il futuro e alleviando concretamente le loro sofferenze».

 Un appello che anche Ai.Bi. ha accolto. L’associazione, impegnata da ottobre 2013 nell’accoglienza di emergenza a profughi e migranti, organizza venerdì 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale, il Bam day, giornata di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore del progetto Bambini in alto mare. Da ottobre 2013 sono stati accolti 70 minori stranieri non accompagnati nel Centro di prima accoglienza di Messina, sette minori e un nucleo familiare composto da mamma e bimbo invece sono stati accolti in famiglie affidatarie volontarie, appositamente formate dall’associazione

Nel capoluogo lombardo, i volontari di Ai.Bi. scenderanno in piazza dalle 10 alle 17, alle Colonne di San Lorenzo per spiegare ai passanti che cos’è il progetto Bambini in alto mare, ovvero la risposta di Amici dei Bambini al dramma dei profughi, in particolare i più deboli dei deboli: bambini e mamme sole.

A Messina invece l’appuntamento è alle 21 nel Teatro ‘Annibale Di Francia’, in piazza dello Spirito Santo, 5. Saranno presenti i minori stranieri non accompagnati attualmente accolti nel Centro di Prima Accoglienza per Minori stranieri che Ai.Bi. gestisce in città. Con loro anche i sette ragazzi accolti dalle famiglie affidatarie che con slancio hanno aderito fin d subito al progetto.

Dopo la proiezione del film “Terraferma”, verrà avviato un dibattito animato dalle testimonianze dei protagonisti.

In entrambe le piazze si potranno acquistare i due oggetti simbolo del Bam: il sapone di Aleppo e i braccialetti realizzati con piccole croci, ricavate dal legno dei barconi che ogni giorno portano sulle nostre coste migliaia di profughi.

Veniteci a trovare. Con l’aiuto di tanti, possiamo dare una speranza concreta a persone costrette a lasciare le proprie case per salvarsi.