Scuola e adozione. L’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia mette il turbo alle linee guida nazionali

scuola 400 286In Lombardia gli alunni adottati troveranno presto scuole più preparate ad accoglierli e docenti formati per rispondere ai loro bisogni specifici. L’  Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Lombardia dà concretezza a quanto previsto dalle Linee guida, approvate a dicembre 2014 dal Ministero dell’Istruzione, proprio per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati. In Lombardia l’USR non solo ha nominato un referente regionale che si occupa dei temi relativi a scuola e adozione, ma ha designato anche i docenti referenti di ciascun Ambito Territoriale provinciale. Inoltre ha avviato riunioni per mettere in rete questi insegnanti e soprattutto sono state stanziate risorse per formare gli insegnanti referenti di ciascuna scuola lombarda, in modo che ogni istituto possa accogliere gli alunni adottati, avvalendosi tutti dei medesimi strumenti.

Il neo-istituito Tavolo di lavoro per il coordinamento delle azioni e misure regionali in tema di adozioni ha il compito di promuovere e coordinare azioni e misure provinciali in tema di adozioni; predisporre Protocolli d’Intesa per mettere a sistema le azioni attivate dalle scuole, allo scopo di uniformare comportamenti e procedure a livello regionale; stipulare accordi con il Sistema Sanitario Nazionale, Enti locali, Servizi del territorio, Associazioni Familiari, stakeholders locali; costituire gruppi di coordinamento dei Referenti di Istituto; promuovere attività ed eventi di informazione e formazione.

Molto entusiasta Monya Ferritti, presidente del Care (Coordinamento delle associazioni familiari adottive e affidatarie in rete): “Salutiamo con grande contentezza l’iniziativa dell’Ufficio Scolastico della Lombardia. Sono lontani anni luce i tempi in cui abbiamo dovuto lottare per permettere ai bimbi residenti in Lombardia appena arrivati in Italia di restare un anno in più alla scuola materna”.

Le fa eco Anna Guerrieri, presidente dell’associazione Genitori si diventa, nonché vicepresidente del Care con delega alla scuola: “La Lombardia è la prima a muoversi in maniera organica. Anche l’Umbria  e la Sicilia si sono dotate di un referente regionale all’interno dell’USR, ma bisogna lavorare in maniera organica per adeguare la formazione degli insegnanti, omologando procedure e normative, e diffondendo su tutto il territorio le buone prassi che negli anni si sono evidenziate in varie parti d’Italia. Penso a Cremona e Messina, giusto per citare due casi virtuosi”.