Se resteremo con Lui, il nostro amore sarà sempre fecondo

Si rinnova anche in questo mese di maggio la consolidata tradizione secondo cui le famiglie adottive e affidatarie della comunità La Pietra Scartata si ritrovano il primo sabato di ogni mese a recitare insieme il Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo. Per il mese di maggio, il commento e la preghiera che accompagnano il brano del Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,9-17) sono a cura dei coniugi Vilma e Sergio Barel (Comunità Regione Friuli Venezia Giulia).

Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,9-17)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.».

Commento
Nel brano del vangelo l’espressione “Rimanete nel mio amore” ci fa capire che il Signore già ci ama, noi dobbiamo solo restare dentro il suo amore; sta a noi scegliere se uscire dal suo amore o rimanerne all’interno. Gesù ci dà un comandamento che non è un ordine ma un dono, come quello che il padre ha fatto a lui: amarsi come amici, al pari, non con una relazione di sudditanza, non per eseguire un ordine, ma come una scelta. Lui ha scelto noi per portare questo comandamento e noi possiamo scegliere se restare dentro questo amore oppure no, ma se resteremo, il nostro amore sarà fecondo. La fecondità di cui spesso le coppie adottive sono testimoni, nella rinascita di bambini, ragazzi a figli.

Preghiamo

Nel primo mistero
Preghiamo per tutte le persone che non riescono a vedere l’amore di Dio e si allontanano dalla fede, perché il signore vegli su di loro e li aiuti a ritrovare il senso di quel “Restare in Lui”.

Nel secondo mistero
Preghiamo per i nostri figli che crescono, perché riescano ad  affrontare la vita camminando da soli nella strada che il Signore ha progettato per loro.

Nel terzo mistero
Preghiamo per i bambini e ragazzi così feriti nell’anima, da non riuscire più a fidarsi degli adulti, perché possano trovare nel loro cammino genitori in grado di accogliere tutta la loro sofferenza e ridargli la dignità di figli.

Nel quarto mistero
Preghiamo per quei genitori che si trovano in grande difficoltà di fronte alla sofferenza manifestata con rabbia dai propri figli, possa la fede sorreggerli ed aiutarli a non dubitare della possibilità di rinascita di quei bambini ora feriti e spaventati e a tener salda la promessa di essere loro genitori per sempre.

Nel quinto mistero
Preghiamo per tutte le famiglie, perché siano luogo in cui l’amore di Dio si manifesta, attraverso la reciproca accoglienza dei genitori verso i figli e dei figli verso i genitori.