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8° Rapporto CRC. “Adozione internazionale nel caos: nessun dato, Cai paralizzata, fondi inesistenti, verifiche non attuate, poche coppie adottive, decine di interpellanze”

L’adozione internazionale in Italia è un concentrato di problemi che sta facendo drammaticamente appassire quello che, fino a qualche anno fa, era il fiore all’occhiello del nostro Paese. Per rimediare a questa situazione le istituzioni sono chiamate  a intervenire presto e in modo deciso, soprattutto alla luce del fatto che a questa crisi concorrono anche le molteplici disfunzioni della principale istituzione del settore, la Commissione Adozioni Internazionali. È quanto emerge dall’8° Rapporto di monitoraggio del Gruppo CRC (Child Rights Connect), che comprende 90 associazioni che operano per la tutela dell’infanzia.

Adozioni Internazionali. La grande fuga delle famiglie italiane: ecco i dati regione per regione. Come porre un freno alla continua emorragia? Il disimpegno del governo Renzi

La fuga delle famiglie italiane dall’ adozione internazionale è ormai certificata. Ogni anno le coppie disponibili ad accogliere un bambino straniero sono sempre meno. Dopo anni di crescita costante, il 2004 resta un anno storico con il boom della disponibilità all’accoglienza: undici anni fa furono ben 8274 domande di disponibilità presentate. A confronto impallidisce il dato 2014che vede le disponibilità dimezzate.

Gigli (Per l’Italia): “Per uscire dalla profonda crisi dell’adozione internazionale serve un interlocutore politico che si relazioni con gli enti autorizzati”

Un sistema tariffario calmierato per le famiglie accoglienti, più fondi pubblici per l’adozione internazionale e soprattutto un interlocutore politico che si relazioni con gli enti autorizzati. Queste alcune delle richieste al governo formulate dall’onorevole Gian Luigi Gigli, del gruppo “Per l’Italia – Centro Democratico”, nel corso della sua replica alla risposta fornita dal ministro Boschi all’interrogazione presentata dallo stesso Gigli durante il Question Time di mercoledì 22 aprile alla Camera dei Deputati.

Adozioni internazionali. Costi elevati e poco sostegno: In tre anni dimezzati gli arrivi

Eravamo i migliori, dopo gli Stati Uniti. Sul fronte delle adozioni internazionali rappresentavamo un modello. E a un certo punto, dal 2008 al 2011, mentre gli altri Paesi già risentivano della crisi (la Norvegia è crollata del 90% in dieci anni), per l’Italia cominciava un quadriennio da record con una media di quattromila adozioni l’anno. Gli ultimi dati, non ufficiali, ci aprono uno scenario diverso.

Griffini (Ai.Bi.): “Adozione internazionale: perché è crollato il sistema Italia? Un malato grave in attesa di urgente trapianto”

Il sistema italiano delle adozioni internazionali è oggi gravemente ammalato. Proprio quel sistema invidiato e osannato da tutti all’estero, capace di portare da noi più di 4mila bambini all’anno: un dato che ha reso l’Italia il secondo Paese al mondo per numero di adozioni, secondo solo al “gigante” Stati Uniti.

Parlamento, solo 3 interrogazioni su 10 hanno risposta: adozione internazionale ultima della classe

Una mole immensa di interrogazioni parlamentari e neppure una risposta a quelle che riguardano l’adozione internazionale. È il bilancio del 2014 per l’attività del Parlamento italiano i cui membri hanno presentato quasi 8mila interpellanze e interrogazioni al governo, ricevendo una risposta solo a meno di 3mila di queste: soltanto il 37%, quindi, delle istanze depositate alla Camera dei Deputati e al Senato ha avuto un riscontro da parte dell’esecutivo. Percentuale che scende a 0 quando si parla di adozioni internazionali.

Legge di stabilità. Solo 5 milioni per i rimborsi alle famiglie adottive: l’ennesimo palliativo a una realtà in agonia

Neanche davanti al crollo vertiginoso delle adozioni internazionali la politica italiana si muove in modo deciso per salvare questa forma di accoglienza. Anziché dedicarle l’attenzione che merita e adottare un provvedimento specifico e di portata epocale, come una profonda riforma del sistema, i nostri governanti preferiscono confinare l’adozione internazionale all’interno di uno dei mille emendamenti alla Legge di Stabilità.