Sempre più difficile adottare in Russia: dopo la formazione obbligatoria, ora arriva la firma del Governatore

La Russia è un paese dai numeri impressionanti per estensione del territorio, popolazione e, purtroppo, anche per bambini abbandonati in istituto in attesa di una famiglia. In questi anni è stato intenso il lavoro delle organizzazioni che si occupano di adozione per collaborare con le diplomazie locali e realizzare il sogno di questi bambini di essere accolti in una famiglia.

Nel 2011 sono state 781 le adozioni fatte dall’Italia in Russia, a dimostrazione di come sia il paese con il maggior numero di bambini adottati dalle coppie italiane, ma ora la procedura adottiva sembra ulteriormente complicarsi.

Infatti dalla Russia trapela una notizia allarmante: sarebbe in preparazione una proposta di legge che estende al Governatore della Regione la responsabilità personale per ogni adozione internazionale compiuta sul territorio di sua competenza.

La proposta di legge, promossa da Evgheniy Fedorov, uno dei parlamentari del partito di maggioranza “Edinaya Rossia”, sarebbe in procinto di arrivare al Parlamento russo, la Duma di Stato, per essere approvata e avrà l’obiettivo di “precisare le condizioni di adozione dei bambini russi da parte degli stranieri”, ovvero verificare che non ci siano possibilità di integrare il minore nelle famiglie dei cittadini russi della sua regione.

Le buone intenzioni non sembrano però trovare attuazione in questo provvedimento, che non farà altro che complicare un percorso già pieno di ostacoli. A quanto sembra la responsabilità del Governatore risiederà nel fatto che egli stesso dovrà personalmente firmare i documenti preparati dagli enti locali di tutela e curatela per avviare al Tribunale il procedimento di adozione del minore, il che renderà ancora più difficile l’adozione internazionale in Russia, già rallentata dal provvedimento di modifica del numero totale di ore del programma di formazione obbligatoria per le coppie.

La proposta è ancora in fase di preparazione e, secondo la regolare procedura legislativa in Russia, prima di essere presentata al Parlamento, dovrà essere esaminata dagli esperti dei vari Dicasteri competenti in materia. Per ora voci di corridoio riportano che il progetto di legge ha suscitato molto entusiasmo e piena approvazione da parte di Pavel Astakhov, Commissario per i diritti dell’Infanzia in Russia.

Nel mondo dell’adozione ci si augura che questa proposta non vada in porto. I tempi di attesa di un iter adottivo sono di per sé già lunghi e dovremmo tutti urlare per una riforma delle adozioni perché si possa adottare nel più breve tempo possibile, un bambino senza famiglia non può attendere. Ma se in Russia questa proposta di legge dovesse passare bisognerà davvero trovare il coraggio di raccontare ad un bambino russo che deve aspettare ancora.