Siria. Piazze, scuole e ospedali bombardati senza sosta. Per i bambini di Aleppo non ci sono più luoghi sicuri. Aiutaci a costruirne uno: il nuovo ospedale pediatrico di Ai.Bi.

bombardamento aleppoSe ogni tentativo di tregua lunga qualche giorno in Siria ha sempre puntualmente fallito, gli abitanti di Aleppo stanno perdendo la speranza di un cessate il fuoco anche di poche ore. La violenza e il cinismo di una guerra che sembra senza fine, nella città di Aleppo fa sì che ormai i combattimenti non si interrompano mai, neanche di notte.

Dall’alba di venerdì 18 novembre, secondo quanto riferiscono i corrispondenti dell’agenzia di stampa France Press e gli operatori dell’Osservatorio siriano sui diritti umani, Aleppo Est è ininterrottamente bersaglio di intensi bombardamenti.  Le armi non hanno cessato di seminare morte e distruzione neppure durante la notte. Scontri estremamente violenti sono stati segnalati nelle strade delle zone orientali della città. Fino alla mezzanotte sono stati lanciati barili esplosivi e bombe a grappolo.

Queste ultime vengono sganciate dagli aerei o sparate da mezzi di terra e spargono bombe più piccole in grado di colpire aree molto vaste. Molte, tuttavia, rimangono a terra inesplose e manifestano i loro effetti distruttivi solo quando i bambini, ignari nella loro pericolosità, le prendono in mano. È per questo che il 40% di coloro che perdono la vita o rimangono feriti a causa delle bombe a grappolo nel mondo sono proprio minori.

Il bilancio delle piccole vittime di Aleppo dimostra come la guerra in Siria non abbia pietà per nessuno. Dal 23 settembre a fine ottobre, tra i bambini della città si sono contati 136 morti e 387 feriti ricoverati in ospedale. E si tratta di un dato approssimativo perché la maggior parte dei centri sanitari della zona è stata distrutta o resa difficilmente raggiungibile. Probabile quindi che molti dei piccoli siriani feriti in ospedale non ci arrivino nemmeno.

Ulteriore dimostrazione, questa, della totale privazione a cui sono condannati i bambini di Aleppo. I luoghi sicuri ormai non ci sono più. Tra i bersagli dei bombardamenti ci sono anche scuole, mercati, piazze e soprattutto ospedali. E ad Aleppo Est sono ancora 250mila le persone intrappolate che non hanno accesso a cibo, medicine e acqua potabile: tra loro, quasi 100mila sono minori.

Ognuno di noi può fare poco per fermare questa guerra senza fine. Ma di certo può dare il proprio contributo: la cosa peggiore che si possa fare sarebbe non fare niente. Ecco perché Amici dei Bambini chiede a tutti un piccolo sostegno per un grande progetto: quello del nuovo ospedale pediatrico che Ai.Bi., nell’ambito del suo intervento in Siria, sta realizzando in condizioni di totale sicurezza. Si tratta di un centro sanitario ricavato sotto la roccia di una collina, capace di assistere fino a 300 pazienti al giorno e dotato di servizi di emergenza e reparti di ostetricia, ginecologia e neonatologia, con 35 posti letto e 19 incubatrici. Un progetto ambizioso a cui ognuno di noi può contribuire, donando idealmente il proprio mattoncino. Per aiutarci a salvare la vita a tanti bambini siriani effettua anche tu una donazione per la campagna Bambini in Alto Mare di Ai.Bi. in Siria oppure un versamento libero al conto corrente 3012 intestato ad Amici dei Bambini.

 

Fonti: Greenme, Askanews