Siria. Quando la speranza viene da… un seme

Proseguono le attività del progetto rivolto a 400 agricoltori del nord della Siria, portato avanti da Ai.Bi. e Kids Paradise. Ecco le storie di chi ha ritrovato la speranza grazie alla distribuzione di semi e fertilizzante per il nuovo raccolto

Tra i progetti portati avanti da Ai.Bi. in Siria, insieme al suo storico partner locale Kids Paradise, da qualche mese è attivo quello che si avvale del co-finanziamento dei Fondi 8×1000 a gestione statale 2019 e il cui obiettivo è il rafforzamento della resilienza delle famiglie maggiormente vulnerabili e la sicurezza alimentare attraverso l’assistenza umanitaria e il supporto alle attività agricole.
Beneficiari del progetto, che sta procedendo speditamente nelle sue diverse fasi, sono 400 agricoltori di 9 villaggi rurali della Al Rouj Valley (sub-distretto di Ariha, nel Nord-Ovest siriano) e dei campi profughi e gli insediamenti informali del sub-distretto di Ma’ar Tamsreen, al confine con la Turchia, tutte zone duramente provate dalla guerra che ormai prosegue praticamente ininterrotta da oltre 10 anni.
Durante le diverse fasi del progetto, dunque, sono tantissime le storie e le vite che gli operatori incontrano e conoscono, ciascuna con il suo carico di dolori e di speranze.

Wadah Ahmed Khalil

Come, per esempio, Wadah Ahmed Khalil, del villaggio di Beftamon, un uomo di 65 anni che vive in una tenda vicino al suo campo. “Ho cinque bambini piccoli  – ha raccontato agli operatori – che soffrono dure condizioni di vita. Tutta la mia speranza è di riuscire a piantare il mio campo nella prossima stagione. Fortunatamente, sono diventato un beneficiario del progetto di coltivazione del grano!”. E questo è un motivo di grande speranza per il futuro, anche perché le fasi del progetto si susseguono abbastanza velocemente e i beneficiari possono toccare con mano la concretezza dei risultati. “Oggi ho ricevuto semi sterilizzati e setacciati del grano – ha concluso infatti l’uomo – oltre a fertilizzanti azotati di alta qualità. La mia felicità e la mia speranza sono grandi, così come la mia determinazione per proseguire anche delle attività di formazione che verranno fornite e fare del mio meglio per essere una persona produttiva, in grado di soddisfare le esigenze della mia povera famiglia”.

Ali Abdo Othman

La stessa speranza la si ritrova anche nelle parole di Abdo Othman, un uomo di 62 anni, del villaggio di Beftamon, che, prima di rientrare nei beneficiari del progetto aveva addirittura rinunciato a coltivare il grano per quest’anno, per via dei prezzi troppo elevati delle sementi e degli altri prodotti necessari. “Fortunatamente sono rientrato nel progetto – racconta invece oggi – e ha ricevuto il mio kit di prodotti e di semi, con i quali posso iniziare anche per quest’anno la mia solita attività”.

Siria. Il sostegno per le famiglie di Idlib

Il progetto che ha avuto inizio a maggio del 2022 e sarà portato a termine a maggio del 2023, vede come zona di intervento l’area Nord – Ovest della Siria, nella provincia di Idlib, dove Ai.Bi. opera ormai da anni insieme al partner locale Kids Paradise.
Chiunque può contribuire in ogni momento alle attività portate avanti in Siria da Ai.Bi. e Kids Paradise, decidendo di accompagnare con un’Adozione a Distanza una famiglia siriana a partire da soli 0,83 centesimi al giorno.