Sono di Milano e anch’io vorrei accogliere in casa un migrante. Posso farlo tramite Ai.Bi.?

Buongiorno Ai.Bi.,

ho letto su diversi giornali la notizia, ripresa nei giorni scorsi anche dal vostro sito, sull’iniziativa del Comune di Milano di pubblicare un bando destinato a tutte le famiglie milanesi che intendano offrire la propria disponibilità per ospitare a casa propria un migrante o una famiglia di migranti. Noi saremmo disponibili a farlo, però preferiremmo compiere questo gesto di solidarietà affidandoci a un’organizzazione di volontariato o, in generale, una realtà del non profit. Non per sfiducia nelle istituzioni pubbliche, sia chiaro!, ma perché sia io che mio marito abbiamo una lunga esperienza di volontariato alle spalle e ci piacerebbe collaborare con associazioni che condividano con noi questo spirito.

Sarebbe possibile, dunque, accogliere un migrante o una famiglia di migranti tramite voi di Amici dei Bambini? So che siete da tempo impegnati su questo fronte.

Grazie per le informazioni e l’eventuale disponibilità,

Eleonora

 

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Cara Eleonora,

grazie a lei e a suo marito per la sensibilità e la disponibilità offerte. In effetti, Amici dei Bambini è impegnata da più di due anni a garantire una giusta accoglienza ai migranti più fragili e indifesi, attraverso la sua campagna Bambini in Alto Mare e, nello specifico, il progetto Non lasciamoli soli.

La nostra iniziativa, però, non si rivolge in generale ai migranti o alle famiglie di migranti. Ai.Bi. lavora specificamente per favorire l’accoglienza di alcune categorie più deboli: i minori stranieri non accompagnati, le donne con bambini e le famiglie di richiedenti asilo con figli.

Per queste ultime, Ai.Bi. promuove l’accoglienza in piccole comunità di tipo familiare, mentre nei primi due casi, sostiene l’affido familiare.

Pertanto, per offrire la propria disponibilità a ospitare un minore straniero non accompagnato o una donna migrante sola con un figlio ci si può rivolgere a noi di Ai.Bi. aderendo alla campagna Bambini in Alto Mare.

Per candidarsi come famiglia affidataria è necessario compilare l’apposito form sul nostro sito e attendere la nostra e-mail con cui si viene messi in comunicazione con la sede Ai.Bi. più vicina. Da questa arriverà la convocazione per partecipare a un incontro informativo sul progetto Non lasciamoli soli, in cui verranno prese in esame le varie forme di accoglienza: un solo Misna, un gruppo di fratelli, un minore con disabilità, un nucleo mamma-bambino. Dopo di che, la famiglia disponibile all’affido potrà proseguire il percorso partecipando agli incontri di formazione veri e propri. Nel frattempo il nominativo della famiglia viene inserito in un database con tutte le altre disponibilità: a quel si dovrà solo attendere il via libera per l’affido.

Per le famiglie lombarde, inoltre, è anche possibile sostenere “La Tenda di Abramo”, la piccola comunità per famiglie di richiedenti asilo con figli piccoli gestita da Ai.Bi.: ci si può proporre come volontari, oppure donare vestiti, scarpe, giochi e quanto può essere necessario a queste famiglie. Anche se “indiretta”, è pur sempre una forma di accoglienza anche questa.

Concludo con una precisazione. I Misna sono quasi sempre adolescenti, dai 13 ai 17 anni, ma questo aspetto non deve spaventare: tutte le esperienze di affido presso le nostre famiglie hanno dato risultati eccellenti e di piena integrazione del ragazzo.

Un caro saluto,

 

Valentina Tenedini

Area Italia Ai.Bi.