Tania Zamparo: “Fate felici tutti quei bambini abbandonati”

Anche Tania Zamparo, conduttrice di Sky Sport 24, Miss Italia 2000 e testimoniali Ai.Bi., ha letto il Manifesto Oltre la Crisi per una nuova legge dell’adozione internazionale, decidendo di appoggiarlo. L’ha commentato con noi. «La legge attualmente in vigore risponde, sebbene sia stata successivamente modificata, ad esigenze di trent’anni fa. Al cospetto del calo che si è verificato nel numero di disponibilità e di idoneità, è davvero il caso di migliorarla. Nel Manifesto ho letto ottime soluzioni alla crisi, in particolar modo alle difficoltà che le famiglie sono costrette ad affrontare sia dal punto di vista burocratico, sia dal punto di vista economico».

Vi hai ritrovato quegli stessi elementi che suscitarono il tuo impegno per l’infanzia abbandonata e la tua collaborazione con Ai.Bi.?
Appena ho conosciuto Ai.Bi. mi sono resa conto di un’associazione che crede molto in ciò che fa, e lo fa senza limitarsi alle raccolte fondi. Piuttosto, si concentra su risultati importanti e su un obiettivo efficace: risolvere effettivamente i problemi legati all’abbandono dei bambini. Ho trovato nel Manifesto lo sforzo di non cercare palliativi, ma di rendere felici i bambini senza famiglia e le stesse coppie che si aprono ad accoglierli.

Il Manifesto propone di aprire l’adozione dei bambini con bisogni speciali – grandicelli, in gruppo con i fratelli, o con necessità sanitarie – anche alle persone single; un punto di riforma molto dibattuto. È un tema delicato: la posizione di Ai.Bi. è che sia sempre meglio per un bambino avere un padre e una madre, ma, data la drammatica crisi di disponibilità, siamo costretti a valutare quest’opportunità. Qual è il tuo pensiero?
Esistono in Italia famiglie biologiche nelle quali i figli vivono già con un singolo genitore, per via di un decesso, o dell’abbandono da parte dell’altro genitore, o per altre cause. È una situazione frequente, che vede i bambini presi in cura solo da una mamma o solo da un papà. La stessa cosa, credo, potrebbe essere proposta per i casi di adozione illustrati nel Manifesto.

Un appello per le famiglie, affinché il grido dell’abbandono arrivi in ogni angolo d’Italia.
Il mio appello è di valutare con obiettività le proposte del Manifesto e di sottoscriverlo, perché contiene senza dubbio ciò di cui l’adozione internazionale ha oggi bisogno. L’appello che invece rivolgo al cuore delle famiglie è questo: con una riforma di legge così, si potranno rendere felici molti più bambini abbandonati di quanto si riesca a fare adesso.