Torino: genitori troppo vecchi, la figlia sarà adottabile

E’ giunta ieri la notizia che la sezione minori della Corte d’Appello di Torino ha dichiarato adottabile la piccola di Mirabello (AL) tolta ai propri genitori – Luigi Deambrosis, 71 anni, e Gabriella Carsano, 59 anni (nella foto) – in quanto giudicati troppo anziani.

La sentenza vieta inoltre, con effetto immediato, ogni incontro tra i genitori e la bambina, da tempo affidata a un’altra famiglia.

Lo scorso anno, Ai.Bi. News aveva già trattato questa vicenda che riportava l’attenzione sul difficile tema di un figlio in età avanzata: i giudici hanno ritenuto la volontà di concepire la piccola “una scelta che, se spinta oltre certi limiti si fonda sulla volontà di onnipotenza, sul desiderio di soddisfare a tutti i costi i propri bisogni che, necessariamente, implicano l’accantonamento delle leggi di natura e una certa indifferenza rispetto alla prospettiva del bambino”.

Questo è il punto, secondo Marco Griffini, Presidente Ai.Bi.: “Troppo spesso non si presta attenzione alla prospettiva del bambino, preferendo concentrarsi sui desideri del genitore. Il minore, che dovrebbe essere prima figlio e poi nipote, in casi come questo si trova a vivere una situazione “ribaltata” in cui il genitore è… un “nonno”.

La decisione comunicata  conferma quella presa già in primo grado dal tribunale minorile e non giunge inaspettata, infatti, i consulenti nominati dalla Corte avevano scritto che essendo dei genitori-nonni “la limitazione delle loro capacità è evidente ed indiscutibile. Non è assolutamente pensabile che la bambina venga nuovamente affidata ai genitori naturali, pur con tutti i possibili aiuti. Una separazione dai genitori affidatari, invece, comporterebbe nella bambina danni irreversibili”.

I genitori naturali, fino ad ora, hanno potuto vedere la propria figlia saltuariamente e in luoghi neutri; la coppia si era lamentata di questo fatto, ritenendo che si limitassero troppo i rapporti, non creando empatia con la piccola; da oggi però, nemmeno questi incontri saranno più permessi. “Questo e’ un fatto gravissimo – dice l’avvocato Fabio Deorsola che assiste i coniugi –perché si mette un’ipoteca pesante sul ricorso in Cassazione che di sicuro faremo”. Secondo il legale infatti, tenendo conto dei tempi di decisione della Cassazione, nell’ipotesi che la sentenza venga ribaltata, “ci sarebbe un buco nero nei rapporti tra la bambina e i genitori naturali”.