Vicenda Congo: ma perché sponsorizzate la moda di adottare bambini africani?

Buongiorno,

mi chiamo Elisabetta e mi sto chiedendo cosa spinga delle persone ad andare in Africa per adottare dei bambini strappandoli alla loro terra e alla loro cultura. Le nostre strutture di accoglimento dell’infanzia abbandonata  sono piene di bambini che aspettano una famiglia. Queste operazioni mi appaiono sempre più come una moda, una tendenza, un mettersi in risalto. Cose che poco hanno a che fare con la carità cristiana e con il desiderio di adottare un figlio. Non starebbero meglio in Congo?

Elisabetta

 

 

IRENEBERTUZZIGentile Elisabetta,

non vorrei essere scortese, ma mi chiedo se lei abbia riletto quello che ha scritto o ha pensato a ciò che scriveva.

è mai stata in un istituto per bambini abbandonati, non dico in Congo, ma in una qualsiasi parte del mondo? Provi a chiedere a uno di questi bambini se sono così contenti di rimanere nel loro Paese a godersi la propria cultura (quale?) chiusi in un istituto da cui non usciranno se non a 18 anni. E quando arriva quel momento, quasi sempre l’orizzonte per i neomaggiorenni senza famiglia e senza riferimenti appare a dir poco cupo.

Quanti istituti ha visitato in Italia? Ha visto chi sono i bambini o adolescenti che vi sono ospitati? Sa quanti sono quelli dichiarati in stato di adottabilità? Pochissimi.

Sa cosa significa adottare prima di parlare di “moda” ? Significa accogliere un bambino, chiunque esso sia, con tutto l’amore e la disponibilità possibile; significa  accettarlo per quello che è, per tutta la vita. L’adozione non è a tempo: è per sempre. Credo che lei non abbia mai avuto modo di approcciare seriamente il mondo dell’adozione, solo così posso comprendere il modo un po’ approssimativo con cui Lei affronta l’argomento.  Cosa significa per lei carità cristiana?  Se tutti la pensassero come lei, poveri bambini abbandonati! Invecchierebbero negli istituti senza una carezza, un bacio, un po’ d’amore a cui avrebbero diritto e di cui sono stati privati.

Provi , nello specifico, ad andare in Congo per vedere dove e come vivono i bambini abbandonati, provi a stare con loro qualche giorno prima di arrivare a dire che possono godersi il Congo.

Forse non ha molto chiaro il significato dell’adozione e questo può essere l’unica scusante alle sue parole.

Se la materia le sta davvero a cuore, si iscriva ad uno dei tanti corsi informativi che organizziamo in tutt’Italia. Magari cambierà idea.

Cordialmente,

Irene Bertuzzi – Area Adozioni Internazionali Ai.Bi.