“Tutti ci chiedono: ma siete veramente sicuri di volere un bambino?”

Carmen scrive:

Salve,

ho seguito con molta attenzione le vostre discussioni in merito alle lungaggini dell’adozione perché questa storia è la nostra storia! Anche noi abbiamo presentato la domanda di adozione 15 mesi fa ed anche noi abbiamo tre figlie piccole (l’ultima è stata concepita il giorno dopo il deposito della richiesta!…ora ha 8 mesi!) Anche noi tanti colloqui individuali (uno al mese!) non abbiamo ancora iniziato nessun corso; forse lo inizieremo questo mese ed anche a noi solo e dico solo colloqui con l’intento di farci rinunciare. Ma sapete decidere di adottare per chi ha già tre figli è una decisione decisamente radicata nell’amore per il prossimo (almeno per noi) ed è tremendamente avvilente iniziare i colloqui con “ma siete ancora sicuri di volere il bambino???”. Ma scusate che non lo sappiamo che sarà difficilissimo, che cambierà la vita di tutti anche delle nostre figlie?? Ma allora cosa fare: starcene nelle nostre belle famiglie, chiuderci e goderci la nostra perfezione?? NO NO NO! E se ci nascesse un bambino autistico o focomelico o ritardato??? Questo bimbo non stravolgerebbe la nostra vita?? Per non parlare del bambino da adottare….non avrà il mio 100% ? Ma in istituto cosa continuerà ad avere??? Io sono del parere che bisogna dare senza aspettarsi nulla, bisogna agire con coraggio!!…Chiedo scura per la veemenza delle mie parole, ma per noi è veramente importante condividere e dare una piccola possibilità a chi veramente soffre! Non potremo farlo smettere di soffrire, ma soffrire di meno…vi sembra veramente così poco?

Grazie Carmen

Cara Carmen, è ammirevole quanto scrive!

Sfido chiunque a non essere d’accordo con lei! Resta però un fatto: nel vostro caso e probabilmente in quello di altri che sono nella vostra stessa situazione, credo che i servizi debbano “sondare” la vostra convinzione. L’inserimento di un bambino adottato – abbandonato può comportare maggiori difficoltà ma se questa decisione è presa in assoluta responsabilità e consapevolezza, credo che i servizi debbano accompagnarvi lungo il percorso e mostrarvi la situazione di bambini (piccoli per rispettare l’età del vostro ultimogenito) che potrebbero avere qualche problema di salute proprio perché piccoli. Però, come dice lei, occorre “agire con coraggio” per offrire anche a questi bimbi l’opportunità di diventare finalmente figli!

Un caro saluto e in bocca al lupo per tutto!

Irene Bertuzzi, area Formazione e Accompagnamento di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini