Sostengo “Fame di Mamma”: quando posso visitare le vostre strutture di accoglienza?

Sostengo “Fame di Mamma”: quando posso visitare le vostre strutture di accoglienza?

Cara Ai.Bi.,

mi chiamo Lorena e sono una vostra sostenitrice. Ho attivato diversi mesi fa un sostegno a distanza Italia a favore del progetto fame di mamma. So che con il mio contributo sostengo tutti i vostri progetti d’accoglienza sul territorio italiano, tra cui la Family House, come la definite voi, “la prima clinica italiana contro l’abbandono”. In virtù di questo, vorrei tantissimo toccare con mano una delle vostre realtà, una vostra comunità mamma – bambino, una casa famiglia o la Family House? Pertanto vi chiedo è possibile visitare una di queste strutture?

Grazie,

Lorena

valentina-brescianiCara Lorena,

innanzitutto grazie per la tua generosità e per l’affetto che mostri verso le mamme e i bambini in difficoltà: per noi è molto importante sapere che ci sono anche giovani ragazze come te che scelgono di destinare una parte dei pochi soldi che guadagnano a una missione di solidarietà, piuttosto che alle tante forme di divertimento frivolo.

Personalmente, sarei davvero felice di poterti accompagnare presso una delle nostre strutture di accoglienza sostenute grazie alla campagna “Fame di Mamma”. Come potrai ben capire, considerata la delicatezza delle situazioni da cui provengono i bambini, un’eventuale visita da parte di una persona estranea deve essere pianificata con molta cura e fatta precedere da un periodo di conoscenza reciproca. Ogni visita, infatti, va pensata e strutturata tenendo conto di diversi aspetti. Per quanto riguarda per esempio una comunità mamma-bambino, l’inserimento di un nuovo nucleo familiare comporta una fase in cui è decisamente sconsigliato far subire ad adulti e minori lo “stress” di dover accogliere altri estranei. È una fase molto delicata, nella quale si sta cercando di creare un clima di affiatamento con le operatrici della struttura, per cui ogni presenza estranea potrebbe rappresentare un’incognita. Stesso discorso vale anche per le case famiglia, nelle quali i minori ospitati possono attraversare momenti più o meno tranquilli.

In alcuni casi, comunque, è capitato che dei sostenitori abbiano fatto visita a una delle nostre strutture diventando nostri volontari.

Pertanto a seguito di un percorso di conoscenza e di formazione con gli operatori della sede, i volontari, dando la propria disponibilità, possono diventare dei veri e propri punti di riferimento per i nostri ospiti delle strutture, proponendo attività e spazi di condivisione.

Pensaci e facci sapere, siamo a completa disposizione per qualsiasi altra info

A presto,

Valentina Bresciani

Settore Affido di Ai.Bi.