Mese: Luglio 2016

Voglio partorire mio figlio senza riconoscerlo: a quali rischi vado incontro?

Sono una donna di 38 anni e sono al sesto mese di gravidanza. Il mio compagno appena ha saputo che sono incinta mi ha lasciata e io so di non avere la possibilità di tenere con me il bambino. Un po’ mi sento in colpa ma sono pienamente convinta che dare il bambino in adozione dopo la nascita sia la giusta scelta. Non so quali sono le procedure per un parto in anonimato. Sapreste dirmi come fare? A quali rischi vado incontro?– Risponde Diego Moretti, Area Italia di Ai.Bi. (in foto)

Siria, per i bambini di Aleppo sarà il gioco a sconfiggere la guerra

L’unica esplosione che un bambino dovrebbe sentire è quella di un palloncino. Invece migliaia di minori in Siria vivono prigionieri nelle loro città colpite ogni giorno dai bombardamenti. Ma Ai.Bi. non si dimentica di loro: con la campagna Non lasciamoli soli e in collaborazione con Shafak, promuove anche la formazione di decine di operatori psicosociali che, attraverso il gioco, aiutano i bambini siriani a superare lo stress post traumatico. Eccoli in azione con un gruppo di bambini del governatorato di Aleppo.

Papa Francesco. “Ascoltare lo straniero, il profugo, il migrante. Nella capacità di ascolto c’è la radice della pace”.

“L’ospitalità  è una delle opere di misericordia, è una virtù umana e cristiana, una virtù che nel mondo di oggi rischia di essere trascurata”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, durante l’Angelus di domenica 17 luglio, in cui ha fatto notare che “si dà vita a varie istituzioni che provvedono a molte forme di malattia, solitudine ed emarginazione, ma diminuisce la probabilità per chi è straniero, emarginato ed escluso di trovare qualcuno disposto ad ascoltarlo. Perché è straniero, profugo, migrante. Ascoltare quella dolorosa storia!”.

Siria. Quando la violazione di ogni diritto diventa la “normalità”: milioni di bambini costretti a lavorare per sopravvivere

La guerra crea disastri fisici, psicologici e ideologici, dei quali le vittime più colpite sono i più fragili tra i fragili: i bambini. I numeri del conflitto in Siria dimostrano tutta la drammaticità delle condizioni in cui è costretta a vivere l’infanzia vittima della guerra: circa 6 milioni di minori necessitano di assistenza umanitaria, più di 2 milioni vivono in zone difficili o sotto assedio e almeno 3 milioni non vanno a scuola. La guerra è regressione.

Kenya. È possibile trasformare la vita dei bambini disabili degli istituti? Ai.Bi. risponde con un training destinato agli operatori sociali

Si può fare di più. Non è solo l’incitamento di una nota canzone, ma anche il motto che anima Amici dei Bambini con l’obiettivo di raggiungere risultati migliori nell’interesse primo del minore. E’ per questo che Ai.Bi. Kenya ha organizzato un training destinato al suo stesso staff e al personale dei centri partner di Ai.Bi.

I ringraziamenti lo confermano: le bomboniere di Ai.Bi. uniscono l’eleganza con la solidarietà

Bomboniere ricevute! Bellissime ed eleganti! – dice Nicoletta -: Siamo contenti del prodotto e soprattutto di quello che l’associazione fa ogni giorno per i bambini abbandonati. In futuro saremo felici di collaborare di nuovo con voi”. “Buongiorno, ho ricevuto le bomboniere e i cartoncini, vanno benissimo per l’occasione! Vi ringraziamo per la cortesia e l’attenzione”, le fa eco Barbara, felice per i portachiavi che ha ordinato per il battesimo della sua bambina.

Dal Sud America al Salento: la doppia perfezione dell’accoglienza

Se 3 è il numero perfetto, in questo caso il suo doppio è il numero della gioia e dell’amore. Quella gioia e quell’amore finalmente ritrovati per i 6 figli adottivi arrivati dal Sud America (4 dal Cile e 2 dal Perù) nelle scorse settimane a cui il GFL di Ai.Bi. in Salento ha voluto dare uno speciale benvenuto sabato 9 luglio. Per loro è stata organizzata una festa con una quindicina di famiglie del GFL insieme a don Gerardo, l’assistente spirituale del gruppo salentino.

Fabrizio Gatti, un giornalista in affannosa e continua ricerca di “talpe” interne ad Ai.Bi. : peccato trovi sempre quelle sbagliate

“Se tanto mi dà tanto…” viene subito da pensare leggendo le prime righe del box “E l’ex sondaggista cambia versione” scritto da Fabrizio Gatti all’interno del servizio “Tutte le bugie dei ladri di bambini” pubblicato da L’Espresso venerdì 15 luglio. Già…perché fin dalle prime parole del riquadro si capisce che Gatti non fa affidamento su fonti di primo livello e attendibili nel momento in cui sbaglia nel riportare anche le più “innocenti” informazioni

Nostro figlio è molto attaccato all’ambiente domestico: ci dobbiamo preoccupare?

Siamo Giusy e Paolo, neogenitori adottivi di una bimba peruviana di 7 anni. Stiamo vivendo un periodo intenso e ricco di emozioni ma siamo preoccupati per alcuni suoi comportamenti. È con noi da due mesi e sin da subito abbiamo notato una caratteristica particolare: più che essere incuriosita dall’ “esplorazione” della nuova realtà in cui vive, preferisce restare in casa, nella sua stanza e con i suoi giochi. È un comportamento diffuso tra i figli adottivi?-Risponde Lisa Trasforini, Psicologa di Ai.Bi. (in foto)