Coronavirus. Dalla Cina all’Italia la solidarietà di ritorno

Raccolta fondi online partita dalla città di Wenzhou, da dove proviene la maggior parte della comunità cinese di Prato

Dopo la solidarietà mostrata dall’Italia alla Cina, in particolare evidenza con l’iniziativa “La notte delle bacchette”, che si è tenuta a Milano lo scorso 20 febbraio e di cui era beneficiaria Ai.Bi. – Amici dei Bambini, realtà che ha donato agli istituti per l’infanzia cinesi materiale sanitario d’emergenza, è ora la comunità cinese in Italia a essersi mossa per mostrare la propria vicinanza al nostro Paese per l’allarme Coronavirus.

Per questo motivo è stata lanciata una campagna di raccolta fondi online partita dalla città di Wenzhou, nella provincia orientale dello Zhejiang, come riporta l’agenzia Xinhua. Nella città vivono centinaia di migliaia di cinesi nati all’estero e da lì proviene la maggior parte dei componenti della comunità cinese di Prato, in Toscana.

Così sono stati gli imprenditori e i giovani di Wenzhou a mobilitarsi per la raccolta fondi in Cina destinata all’Italia per l’emergenza coronavirus, mentre varie aziende della provincia dello Zhejiang stanno donando ad altri Paesi i materiali necessari a prevenire la diffusione del virus: il 1 marzo, un carico di 2.600 paia di occhiali protettivi, per un valore di 200mila yuan (circa 28.690 dollari), prodotti da aziende locali e donati dall’associazione degli ottici di Wenzhou, è partito su un aereo con destinazione Torino.