Bolivia. Quando potrò ritornare nel mio “aguayo” e con la mia famiglia?

Alex. In attesa di andare a vivere con il suo papà è protetto e tutelato in un centro di accoglienza, grazie ad Ai.Bi. ed al Sostegno a Distanza

Alex è un bimbo boliviano. Sua mamma è cresciuta all’interno di un centro di accoglienza e non ha mai conosciuto il vero amore di una famiglia.

Alla nascita di Alex, la donna, che non aveva un tetto sotto il quale dormire, decise che l’unica opportunità per il piccolo, di sperare in un futuro migliore, fosse quella di darlo in custodia al Garante per i Minori.

Un gesto di grande amore e sacrificio di una mamma per il suo bambino.

Per Alex si aprirono le porte di un centro di accoglienza. Ben presto, a seguito di alcune indagini, gli operatori riuscirono a risalire al nome del papà del bimbo che decise di farsi carico del piccolo e ne chiese il rientro in famiglia. Così il Tribunale Minorile autorizzò l’organizzazione di incontri tra Alex e suo padre per aiutare il formarsi di un legame affettivo tra i due in previsione di un futuro reintegro.

Il giorno del primo colloquio l’uomo era molto ansioso, non conosceva il figlio e decise di arrivare al centro di accoglienza accompagnato da sua mamma.

L’attesa sembrò infinita. Quando l’uomo vide per la prima volta suo figlio lo strinse a sé ed iniziò a piangere. Questo fatto agitò Alex che iniziò a sua volta a versare lacrime. Poi, piano piano tutti e tre si rasserenarono e al termine della visita finalmente sorridevano e giocavano insieme. Il momento di salutarsi fu il più triste, perché purtroppo papà e figlio si dovettero dare appuntamento alla settimana seguente.

In Bolivia le donne portano i bambini sulla schiena, avvolti in tessuti chiamati “aguayos”.

La nonna di Alex ogni volta che incontra il suo nipotino lo avvolge nel suo aguayo stringendolo a sé.

Ad Alex piace molto. Avvolto e protetto adora toccare i capelli della donna, respirarne il profumo e percepirne il calore, addormentandosi felice e sereno.

Purtroppo, in questi giorni, a causa dell’emergenza sanitaria, Alex non può più ricevere le visite della sua famiglia e si percepisce nei suoi occhi la tristezza per questa situazione che il piccolo vive quasi come un nuovo abbandono. Gli operatori sociali parlano con lui e cercano di spiegarli la situazione.

Alex non vede l’ora di rivedere la sua famiglia.

Grazie al lavoro degli educatori e all’aiuto di Ai.Bi e di tutti i donatori del Sostegno a Distanza, tanti bambini come Alex hanno la possibilità di essere accuditi, amati e protetti all’interno dei centri di accoglienza, mentre affrontano il delicato percorso che li riporterà nuovamente, si spera, ad essere inseriti nella loro famiglia d’origine.

Un percorso lungo e delicato.

Anche per Alex non si sa ancora quanto tempo ci vorrà, ma siamo sicuri che prima o poi il piccolino spiccherà il volo e andrà a vivere con il suo papà e l’amorevole nonna. Per lui si apriranno le porte di un futuro pieno di speranza ed amore.

Aiuta Ai.Bi. a prevenire l’abbandono e a garantire a tanti bambini, come Alex, la possibilità di essere tutelati in attesa di un futuro reintegro in famiglia.

Tramite il Sostegno a Distanza, anche tu puoi dare il tuo contributo.

Sostieni le attività dei centri di accoglienza in Bolivia. Al costo di 25 euro, per te un caffè in meno al giorno, potrai aiutare Ai.Bi. a proteggere questi piccoli angeli, in attesa che anche per loro arrivi il giorno di raggiungere la felicità all’interno della propria famiglia.