#WelcomeFriday. L’accoglienza è il desiderio principale di ogni bambino abbandonato. Ascolta le loro voci

Antony vuole sperare in un futuro diverso. Kwame sogna di diventare giornalista. Wilson e Andreas, invece, attendono una famiglia che li abbracci

Come ogni venerdì torna l’appuntamento settimanale con il #WelcomeFriday!

Oggi è il primo venerdì di settembre e, dopo la pausa estiva, le attività sono per molti di noi riprese pienamente. A non essersi mai fermate, tuttavia, sono le attività di accoglienza di Ai.Bi. – Amici dei Bambini. Per esempio oggi raccontiamo quello che la nostra associazione realizza a Kiev, in Ucraina, sostenendo l’istituto Volodarka, che accoglie fino a 180 minori in difficoltà famigliare oppure orfani di guerra. Una guerra dimenticata, quella dell’Ucraina orientale, ma che ha lasciato e lascia i suoi segni su molte vite. Vite che possono tornare a sorridere grazie all‘Adozione a Distanza.

Accoglienza: il desiderio più intimo di ogni bambino abbandonato

Tra queste ci sono anche quelle del piccolo Antony, un bimbo boliviano che ha appena compiuto quattro anni. Il regalo che preferirebbe? Un sostenitore a distanza che possa accompagnarlo nel suo percorso di guarigione interiore, dopo un passato fatto di maltrattamenti e violenze. Ma c’è anche la storia di Kwame, un 19enne ghanese (originario della Liberia) che, da piccolo, aveva un grande sogno: sfondare nel calcio, come l’attuale presidente del suo paese d’origine, l’ex campione del Milan George Weah. Purtroppo per lui, però, la poliomelite ha spezzato i suoi sogni di gloria. Grazie ad Amici dei Bambini ha reindirizzato la sua passione verso una nuova carriera: quella di giornalismo sportivo. E chissà che, grazie all’aiuto di un generoso sostenitore, non possa davvero realizzarla.

Nella sezione appelli di Adozione Internazionale, invece, vi aspettano le storie di Andreas, un bimbo sudamericano affetto da leucemia linfoblastica, e di Wilson, un dolcissimo bimbo, pure lui sudamericano, di 11 anni. Entrambi hanno bisogno di sentirsi parte di qualcosa di importante. Entrambi hanno bisogno di una famiglia che, mettendosi la mano sul cuore, sposi la loro causa e dia loro le giuste cure e attenzioni, offrendogli un’opportunità nella vita. Una famiglia, insomma, che li accolga e li renda nuovamente “figli”.

Perché questo, in fondo, è il desiderio principale di qualsiasi bambino abbandonato. E forse, quella famiglia che questi bimbi attendono di incontrare, potrebbe essere proprio la vostra.

Buon venerdì dell’accoglienza e buona lettura a tutti!