Adozione a Distanza. Bolivia. Felipe, malnutrito e maltrattato vuole ricominciare a vivere, ma da solo cosa può fare?

In un paese vicino al lago Titicaca, in Bolivia, vivevano Felipe, i suoi due fratelli e la mamma. Non era facile senza papà, ma in tre potevano occuparsi di lui e dei suoi bisogni “speciali”.
Il tempo è però passato in fretta e i due fratelli di Felipe sono diventati grandi: hanno lasciato il “nido” materno per andare a studiare a La Paz. Così mamma e Felipe sono rimasti soli.

Anzi, Felipe è rimasto solo.

Sono state le Autorità del Paese a sporgere denuncia contro la madre sospettando di abusi e maltrattamenti. Trovarono infatti il bambino malnutrito, affetto da polmonite e con quasi tutti i denti cariati.
Perché era in quello stato?
Perché la sua mamma non poteva star dietro alle sue necessità, scaturite da un ritardo mentale che Felipe ha dalla nascita.

Felipe è arrivato all’Istituto José Soria il 15 aprile 2015. Inizialmente il suo rapporto con gli altri bambini era conflittuale: perché seguire delle regole quando non ne aveva mai avute? A quelle regole rispondeva con aggressività!
Il primo supporto in istituto ha avuto ottimi risultati: non solo Felipe è stato sottoposto a delle intensive cure che hanno sopperito alle mancanze della madre, ma un sostegno psicologico gli ha consentito di sviluppare un buon rapporto con i suoi compagni, tanto che, al giorno d’oggi, Felipe ha tanti amici.

Con l’adotta un bambino a distanza, i progressi di Felipe non si arresteranno a questi piccoli traguardi! Con un programma ad hoc, sarà possibile lavorare sulla personalità del bambino e aiutarlo a costruire relazioni interpersonali basate sulla fiducia.
Con l’adotta un bambino a distanza sarai tu a restituire a Felipe ciò che gli hanno tolto senza il suo consenso: la dignità della vita.

Adotta a distanza questo bambino