Adozione Internazionale. Figli in attesa. La nuova pagina del sito Ai.Bi.

Ora, le coppie in possesso di decreto di idoneità hanno la possibilità di conoscere meglio i bambini che aspettano una famiglia. Ecco la nuova area riservata del sito Ai.Bi.: “Figli in attesa”

Dallo scorso weekend abbiamo messo online la nuova area riservata relativa al progetto Figli in attesa.
Si tratta di un portale a cui potranno accedere le coppie già in possesso di decreto per l’adozione internazionale, che dopo apposita iscrizione, potranno registrarsi e visionare, con password, le stesse schede dei bambini pubblicate sulla homepage del sito, arricchite di maggiori informazioni e laddove disponibili, anche corredate di fotografie, su esplicita autorizzazione alla pubblicazione da parte dell’Autorità Centrale straniera.

La tutela dei minori

Rimane la ferma e necessaria esigenza di salvaguardare la privacy e i dati sensibili dei minori, per cui i nomi saranno sempre di fantasia, così come la data di nascita sarà sempre indicata solo per l’anno, mentre per quanto riguarda il Paese di provenienza, potrà essere specificato laddove l’Autorità Centrale straniera ci autorizza a farlo.
Questi bambini infatti hanno bisogno di famiglie che li accolgano!
Il poter dare loro un volto, al di là della descrizione dei loro problemi, delle loro difficoltà e/o patologie li rende vibranti, veri, vivi… perché le relazioni si creano attraverso l’umanità contenuta nei sorrisi, negli occhi e nei volti.
Mostrando le foto dei bambini, cerchiamo quindi di aiutare le famiglie a superare una diagnosi o una descrizione generica, a far capire che ogni bambino merita di trovare due genitori che lo amino e si prendano cura di lui per sempre, il tutto in modo rispettoso ed etico.
Nella maggior parte dei Paesi di origine – come ad esempio in Brasile, Colombia, Russia, ma anche negli Stati Uniti – vengono utilizzate modalità simili per agevolare l’adozione a livello nazionale dei bambini cosiddetti “special needs”, cioè quelli con particolari patologie, i bambini grandi e le fratrie numerose: i vari siti sono ricchi di appelli per l’adozione, talvolta fatti in prima persona dagli stessi minori.

La presentazione al convegno in Ecuador

Questo argomento è stato brevemente dibattuto anche nel Convegno “El futuro de la cooperación y las adopciones internacionales en América Latina – La CAI se encuentra con las Autoridades Centrales”, tenutosi a Quito in Ecuador, tra il 19 e il 21 luglio, nel quale il dott. Michele Torri, responsabile dell’adozione Internazionale di Ai.Bi., ha potuto illustrare il progetto “Figli in attesa” alle varie Autorità Centrali sudamericane, storicamente più propense a questa modalità di lavoro.
La speranza è che, nel panorama dell’adozione internazionale, così come si è modificato nell’ultimo decennio, abbia sempre maggiore spazio l’attivazione di tutti gli attori coinvolti, per favorire l’adozione di questi bambini, che altrimenti rimarrebbero invisibili, dimenticati da tutti e abbandonati al loro destino di diventare grandi all’interno dei vari sistemi di protezione, senza alcun riferimento familiare a cui affidare il proprio futuro.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it