Adozioni, Giovanardi: “Le richieste in calo? Non ci preoccupano”

Per il sottosegretario Giovanardi a fronte di meno idoneità crescono le coppie che completano l’iter.
Un buon bilancio, quelle delle adozioni internazionali nel 2010, che evidenzia la grande generosità e la sempre maggiore preparazione delle coppie italiane.

“Lo conferma la crescita dei bambini ‘special needs’ entrati nel nostro Paese: ormai le coppie sono consapevoli che i bambini adottabili nel mondo hanno bisogni particolari, come lievi handicap, oppure sono già grandicelli. Ma non si tirano indietro”, commenta il senatore Carlo Giovanardi, a capo della Commissione per le adozioni internazionali.

Buoni risultati, dicevamo, ma dietro l’angolo c’è la riduzione delle idoneità firmate dai tribunali.
Dunque è prevedibile che da qui ai prossimi anni calerà il numero di bambini che entrano in Italia. Quali sono i motivi?
“I motivi sono tanti. C’è il ricorso sempre più massiccio alle tecniche di fecondazione artificiale, che danno risposta a tante coppie in difficoltà a procreare. È evidente che, una volta realizzato il desiderio di genitorialità grazie alla provetta, le coppie non si rivolgono più all’adozione. Ma non sono preoccupato: è vero che diminuiscono le idoneità firmate dai Tribunali, ma contemporaneamente diminuisce anche la ‘dispersione’, cioè le coppie che abbandonano l’iter dopo averlo ottenuto. Meno idoneità, dunque, ma più solide.“

Quali sono le prospettive riguardo ai Paesi di provenienza dei bambini?
“La dirigenza della Commissione per le adozioni sta intrattenendo rapporti con molti Paesi. Stiamo facendo pressioni sulla Ue perché induca la Romania a riaprire le adozioni internazionali, su Haiti perché ci consenta di accogliere i bambini orfani del terremoto: le coppie disponibili ci sono già. Abbiamo però anche altri Paesi – soprattutto asiatici – che stanno cambiando le regole e dunque momentaneamente rallentano o fermano le pratiche.”

Fonte: “Avvenire”