Alfano: “Sbarchi decuplicati rispetto al 2013: ormai è un fenomeno strutturale”

alfano200“Siamo di fronte a flussi migratori che hanno ora natura strutturale e non emergenziale”. Ne è consapevole il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha riferito, in un’informativa urgente alla Camera, sull’incremento di arrivi di migranti e sulle misure che il governo intende adottare per farvi fronte.

I continui sbarchi di profughi sulle nostre coste sono addebitabili, secondo il titolare del Viminale, alle mutate cause storiche dei fenomeni migratori. Non sarebbero più povertà e scarsezza di mezzi economici la prima causa di fuga dai Paesi di origine, ma piuttosto la grave instabilità politica e sociale degli Stati africani mediterranei e subsahariani. A dimostrazione di questo c’è il fatto che i principali Paesi di provenienza dei migranti sono Mali, Gambia, Somalia, Nigeria, Senegal. I dati parlano di 20.500 persone approdate sulle coste italiane nei primi 3 mesi e mezzo del 2014, a fronte delle sole 2.500 dello stesso periodo dell’anno precedente. Di questi, 2.370 sono minori stranieri non accompagnati: per la maggior parte ragazzi che fuggono da guerre, instabilità e povertà.

“Abbiamo numeri paragonabili a quelli del 2011 – ha rilevato Alfano –: l’anno di picco storico del flusso e anche quello seguente all’approvazione del reato di immigrazione clandestina che, evidentemente, non ha sortito l’effetto deterrente sperato.

Il Ministro dell’Interno ha anche messo in evidenza che 121 dei 140 barconi arrivati in questo inizio di 2014 provengono da porti libici, a conferma dello stretto legame tra l’aumento del traffico di esseri umani dai Paesi sub sahariani e l’aggravarsi della crisi politica in Libia.

Sulle misure da adottare per far fronte a questa situazione, Alfano ha sottolineato la canditura dell’Italia ad accogliere la sede di Frontex, la missione Ue di controllo delle frontiere, e i risultati raggiunti con la missione Mare Nostrum, con cui, fino a oggi, sono state salvate in mare oltre 19mila persone.

Il ministro ha anche ribadito la centralità del sistema di accoglienza. La rete degli enti Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) è stato portata da 3mila a 12mila posti, mentre per quanto riguarda i centri governativi, si sta pensando a un hub unico per l’identificazione dei migranti, il triage sanitario e l’informazione legale. Ma nonostante tutto questo, il governo sta ancora chiedendo ai prefetti “ogni sforzo per un’estensione straordinaria” del piano di riparto dei migranti sul territorio nazionale. Un provvedimento che ricorda molto una gestione del tutto emergenziale della situazione, nonostante le consapevolezze espresse da Alfano alla Camera.

Amici dei Bambini, da parte sua, sottolinea come l’accoglienza più logica e giusta per i minori stranieri non accompagnati non sia quella dei centri per migranti, troppo spesso al collasso e in condizioni indegne, bensì quella dell’affido familiare temporaneo, per il quale la ricerca si famiglie disponibili ad accogliere è già iniziata e proseguirà instancabilmente.

 

Fonti: il Velino, Pensieri d’integrazione