Covid e varianti. Le nuove indicazioni: 2 metri la distanza di sicurezza, quarantena anche per i vaccinati, vaccino per chi si è già ammalato

Inail, Iss, Aifa e Ministero della Salute hanno realizzato un nuovo documento con le indicazioni di comportamento per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS-Cov-2

Si chiama “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione” il nuovo documento redatto da Inail, Iss, Aifa e Ministero della Salute per dare indicazioni sui comportamenti da tenere per limitare i contagi alla luce del diffondersi delle nuove varianti del virus, da un parte, e del crescere del numero dei vaccinati, dall’altra.

Distanza di sicurezza portata a due metri

Proprio per via della maggiore contagiosità delle varianti, la prima indicazione riguarda il distanziamento: confermato di minimo un metro se si indossa la mascherina, ma ampliato a due metri “nelle situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria”. Eventuali bar e ristoranti aperti, dunque, dovranno aumentare ulteriormente la distanza tra i tavoli

Per quanto riguarda le persone già vaccinate contro Sars-CoV-2, l’indicazione è di attenersi alle stesse regole valide per tutti in caso di esposizione ad alto rischio con un caso Covid. Quindi, anche chi ha già fatto il vaccino, se “contatto stretto” di un malato, dovrà rispettare i 10 giorni di quarantena, con test antigenico o molecolare negativo al decimo giorno o 14 giorni dall’ultima esposizione.
Anche le misure di sicurezza, dalla mascherina, al distanziamento, all’igienizzazione delle mani, devono continuare ad essere comunque rispettate dai soggetti vaccinati

Queste decisioni, che potrebbe apparire strane ai più, sono state prese in quanto ancora non è chiaro se i soggetti vaccinati possano comunque acquisire l’infezione da Sars-CoV-2 con il rischio, poi, di trasmetterla ad altri. Nessun vaccino, infatti, è sicuro al 100%, oltre al fatto che la risposta immunitaria varia da individuo a individuo e che la durata della protezione del vaccino stesso non è ancora definitiva.

Vaccino anche per chi si è già ammalato

Diverse disposizioni riguardano le persone che si sono già ammalate (e sono guarite). Anche per loro, innanzitutto, deve essere prevista la vaccinazione, anche se “È possibile considerare la somministrazione di un’unica dose purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dall’infezione e entro i 6 mesi dalla stessa”. Le autorità mettono in guardia anche dalla possibilità che qualche sintomo di reazione al vaccino possa essere più frequente per questi soggetti rispetto a chi non si è mai ammalato.