Attività di consulenza FARIS: cosa fa un coach pedagogo?

Rosa Flauto, pedagogista clinico e coach FARIS: “sperimentare il coaching pedagogico come un’opportunità formativa che rende possibile e concretizzabile l’evoluzione della persona a qualsiasi età”

 Quante volte una persona nel corso del cammino della vita si può sentire stanca, affaticata, incompresa? Accade, è normale.

Ecco che in quei momenti, potersi rivolgere ad un professionista, con cui aprirsi e riparametrare le proprie azioni, può fare davvero la differenza.

FARIS lo sa, è forte di più di 30 anni di esperienza nel mondo dell’adozione e dell’accoglienza familiare, mette a disposizione la competenza dei propri professionisti, in attività di consulenza personalizzate.

Oggi conosciamo insieme una di loro: Rosa Flauto, pedagogista clinico e coach professionista, parte del team di Consulenza FARIS

Pratico la pedagogia come stile di vita, guardando sempre all’orizzonte di senso che muove le nostre azioni ed orienta le vele del nostro agire.

Se nell’immaginario collettivo la pedagogia come scienza viene associata all’immagine del bambino, anche per l’origine greca παιδαγογία – paidagogía «condurre o accompagnare i bambini», di fatto ho potuto appurare durante la mia crescita umana, formativa accademica e professionale che è una disciplina che guarda all’ educazione e alla formazione dell’essere umano, dalla sua nascita e per l’intero ciclo di vita, con un approccio olistico.

Partendo dalla consapevolezza che la persona è molto di più della semplice somma degli organi che la compongono o delle classificazioni in cui possono rientrare i suoi comportamenti, questa scienza dialoga con tutte le altre scienze umane e opera nei contesti formali, non formali e informali, nei quali si ambienta il processo di formazione della persona lungo tutta la sua esperienza di vita.

In linea con questa possibilità di scambio e interconnessione della scienza dell’educazione con le altre scienze e metodi, mi sono approcciata al coaching come metodo di sviluppo delle capacità, risorse e competenze di una persona (di un gruppo o di un ente/organizzazione) basato sul riconoscimento, valorizzazione e allenamento delle potenzialità e sulla gestione delle criticità per rendere possibile il conseguimento di un risultato o obiettivo.

Da questi presupposti nasce la possibilità di sperimentare il coaching pedagogico come un’opportunità formativa che rende possibile e concretizzabile l’evoluzione della persona a qualsiasi età.

Perché intraprendere un percorso di coaching pedagogico?

 Scegliendo di intraprendere un percorso di coaching pedagogico, si può sperimentare sia in famiglia, sia sul lavoro, sia in azienda che nella propria vita in generale strumenti e strategie che ci porteranno a spostarci dal nostro punto di partenza a quello desiderato di arrivo senza interferenze, facendoci vivere dall’interno l’esperienza di essere noi alla guida della nostra vita e/o azioni e attività.

Il coach pedagogista non è un motivatore, perché le persone non hanno bisogno di motivi esterni per cambiare o arrivare dove vogliono; è un allenatore che lavora sulle risorse della persona per poi agire attraverso esse, consapevole che solo instaurando una vera relazione/collaborazione con la persona si può portarla a vivere la vita che vuole, e a sentirsi alla guida della sua esistenza.

Il coach pedagogista lavora dal presente al futuro, consapevole che ogni persona ha un passato.

Ogni percorso è personalizzato, ma si basa su 4 momenti fondamentali e interconnessi:

1 ascolto attivo per comprendere l’obiettivo specifico di interesse della persona/coachee;

2 individuazione di risorse, strumenti e strategie;

3 creazione di una relazione di partnership, basata su colloqui emotivamente e mentalmente stimolanti, in grado di ispirare al coachee le vie per lo sviluppo del potenziale personale o professionale;

4 verifica del raggiungimento degli obiettivi concordati.

Il coach pedagogista non regala pesci, aiuta a capire come pescare perché consapevole che ogni persona, a qualsiasi età, ha in sé le risorse e va solo sostenuta e accompagnata a liberarsi degli ostacoli interni che lo portano a vedere strade a fondo chiuso dove esistono numerose vie d’uscita.”

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