Bolzano: aprire la porta della classe e … trovarsi in un attimo a Kinshasa!

il cyber cafe di Kinshasa 100Due generazioni a confronto. Da una parte i ragazzi italiani del Liceo Pascoli di Bolzano, dall’altra i loro coetanei congolesi. A metterli in contatto, la rete. Attraverso una piattaforma chiamata moodle, ed un cyber cafè situato a Kinshasa, infatti, i giovani di ambo le città si ritrovano nello stesso spazio virtuale per “incontrarsi” online, scriversi (con l’aiuto della traduzione italiano-francese e viceversa), e conoscere meglio ciascuno la cultura dell’altro. Scopo di questo bel progetto è, infatti, creare un parallelismo fra le due generazioni di giovani, non solo per vederne le specifiche peculiarità, ma soprattutto per sottolinearne le somiglianze che, seppur a kilometri di distanza, uniscono i ragazzi della stessa età.

Credo che le nuove tecnologie migliorino gli scambi culturali”, a scriverlo è il professor Paolo Novello, che insegna da molti anni ed è attualmente docente di Scienze Umane al Liceo Pascoli di Bolzano. Si interessa molto di E-larning ed è il referente che si occupa della piattaforma Moodle.

Il sito è diviso in 8 sezioni, i cui contenuti sono inseriti dagli studenti di ambo i Paesi: una prima parte è intitolata “impariamo a conoscerci” dove è ancora in corso il caricamento dei profili dei vari studenti; quindi la presentazione del progetto chiamato “Congo Cyber Caffè- Accesso alla rete e apprendimento cooperativo”, finanziato dal comune di Bolzano (Assessorato alla Partecipazione, Ufficio Partecipazione e Decentramento), con la realizzaione del cyber cafè a Kinshasa ; poi la formazione di alcuni giovani congolesi (attraverso un corso di informatica) a cui affidare la responsabilità della gestione dello spazio; e, infine, la creazione della piattaforma moodle per l’interscambio virtuale fra i giovani dei due Paesi.

Ma le sezioni più interessanti e interattivi sono le ultime 4.  La prima è dedicata alla Pubblicità. I ragazzi hanno infatti fotografato i cartelloni e le insegne pubblicitarie che tappezzano i muri delle rispettive città e le hanno messe online per farne un confronto. Le immagini valgono più di mille parole, e possono a volte dare una giusta proiezione, nel bene e nel male, del Paese che rappresentano.

Un altro importante elemento grazie a cui si può assaporare la cultura altrui è senza alcun dubbio il cibo. Alle tradizioni culinarie è, infatti, dedicata una sezione in cui sono elencate da una parte le ricette di due piatti congolesi: il Liboke di pesce e il Chikwangue. Con una divertente premessa: “nella cucina congolese regna il Q.B. (quanto basta), perche’ le donne congolesi non sono mai state abituate a cucinare usando una bilancia. Tutto viene fatto ad occhio, ma soprattutto a palato”.

Dall’altra, invece, ci sono le ricette dei piatti tipici italiani e altoatesini: strudel, cotechino, pasta, pizza, canederli, e altro! I ragazzi si sono sbizzarriti nell’elenco dei piatti più gustosi e si sono impegnati nella descrizione di dettagliate ricette!

Una parte che ha riscosso un enorme successo in termini di commenti da parte dei ragazzi è quella dedicata all’abbigliamento dei giovani, e ai sapeurs congolesi, pazzi per la moda.I sapeurs sono i divi congolesi del lusso, maestri indiscussi di stile ed eleganza. Arrivano da Parigi e da Bruxelles, ma paiono sbarcati da un altro pianeta. Indossano abiti immacolati e sfarzosi. Occhiali da sole, cappelli di feltro, scarpe luccicanti. Tutto rigorosamente griffato. L’incredibile mondo degli “edonisti neri”, maniaci africani del lusso. Ossessione per i vestiti firmati, visioni mistiche davanti alle boutique: in Congo la passione per l’alta moda si è trasformata in una vera e propria febbre delle griffe. E nella capitale Kinshasa c’è gente disposta a fare follie, persino a togliersi il pane di bocca, pur di indossare un vestito elegante”, ecco cosa si legge fra le tante frasi scritte dai ragazzi.

Mercoledì 8 maggio, la sede di Ai.Bi. a Bolzano ha fatto una video chiamata con i ragazzi del liceo di Bolzano che si sono dimostrati entusiasti ed emozionati di questo progetto. Hanno detto che aspettavano questo momento di scambio da tanto tempo!

Insomma, fra Bolzano e Kinshasa, i giovani stanno costruendo un ponte fra i loro rispettivi Paesi, fatto di conoscenza reciproca, attraverso foto, video, racconti e dialoghi. Dimostrando un’apertura mentale ed una curiosità verso l’alterità, il diverso, in modo dinamico e divertente. Per vedere non solo ciò che divide, ma soprattutto ciò che unisce.

 

La piattaforma  Moodle: AiBiprogetti.it