Dal 28 giugno stop all’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Italiani divisi

Seguendo il parere del CTS, il Ministro Speranza ha annunciato lo stop mascherine: niente più obbligo di indossarle all’aperto, ma solo se in zona bianca e si può mantenere il distanziamento.
I pareri non sono unanimi e, soprattutto, se finora l’abbiamo indossata, cosa cambia da fine mese?

Dai, andiamo a casa che così mi tolgo ‘sta mascherina…
Papà: non lamentarti, che io la tengo tutto il giorno a scuola dall’inizio dell’anno!
Questa è la conversazione intercorsa tra un papà e una figlia di sei anni un pomeriggio di qualche giorno fa ai giardinetti. Ma come questa, chissà quanto altre dello stesso tipo se ne sono svolte in ogni dove durante questi lunghi mesi di pandemia. Ora, la decisione del CTS, approvata dal Ministro Speranza, dovrebbe finalmente “liberare” i genitori. Ma la saggezza dei bambini rimane. E forse tutti avremmo qualcosa da imparare.

Stop mascherine all’aperto: ma era davvero un sacrificio così “esasperante”?

Perché è vero che la mascherina può essere fastidiosa, può far appannare gli occhiali a chi li porta, e far imprecare tutti quelli che, ancora oggi, escono di casa di corsa e si accorgono in ascensore di averla dimenticata a casa. Però, se l’alternativa è far aumentare i contagi, sicuramente il prezzo da pagare non è poi così alto, anzi…

Comunque, rimanendo ai fatti: il CTS ha dato parere favorevole a togliere l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, in zona bianca, e solo se è possibile mantenere il distanziamento. Due le possibili date indicate per il “via libera”:28 giugno o 5 luglio. Con un tweet, il ministro Roberto Speranza ha sciolto i dubbi e confermato la data del 28 giugno. Secondo l’attuale situazione, dunque, solo la Valle D’Aosta potrebbe non beneficiare di questa decisione, in quanto unica regione in zona gialla. Ma ora del 28 giugno le cose potrebbero cambiare.
Rimane in vigore l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, nei negozi, sui mezzi pubblici, mentre per quanto riguarda i ristoranti restano valide le indicazioni già date: via la mascherina solo quando si è seduti al tavolo, ma indossarla quando ci si alza.

Stop mascherine, ma bisognerà portarle sempre con sé: restano obbligatorie se non si possono mantenere le distanze

Dunque, attenzione a tutti quelli che pensano di buttare via le mascherine una volta per tutte: arrivati in ascensore, varrà sempre la pacca sulla testa per chi se l’è dimenticata. Perché la mascherina rimane sempre e comunque da portare con sé, visto che può capitare, anche se non lo si ha programmato, di dover entrare in un luogo chiuso e, soprattutto, a meno di farsi un giro nel deserto del Sahara, non si può essere certi di non ritrovarsi nell’impossibilità di mantenere le distanze tra le persone, situazione in cui, ribadisce il CTS, la mascherina resta obbligatoria.

La decisione, naturalmente, non ha mancato di sollevare qualche critica, amplificata dal fatto che quella della mascherina sia diventata più una bandiera politica che non una decisione da prendere unicamente basandosi sui dati della scienza. Questi dicono che il rischio di contagio all’aperto è limitato, ma, a ben vedere, lo era anche una settimana fa, o due… Dunque, lo stop alla mascherina di oggi, su questi presupposti, può anche, legittimamente, suonare tardivo: se non era così necessaria, perché l’abbiamo tenuta finora?.
Di contro, se fino a oggi tutti (o quasi) l’hanno indossata e i contagi risultano in costante calo. per quanto limitati siano le possibilità, tenere comunque la mascherina quando si esce di casa non è poi questo sacrificio così impossibile. Ce lo insegnano i bambini.