Il divieto di licenziamento fino ad un anno dall’ingresso del minore nel nucleo familiare vale anche per l’adozione

Buongiorno Ai.Bi. 

siamo una coppia in attesa di partire per il Paese che ci darà la gioia di diventare finalmente genitori. La permanenza non sarà tanto breve e noi ne siamo felici perché il tempo che passeremo con il nostro piccolo nella sua terra ci permetterà di rassicuralo al meglio su quanto già lo amiamo, e secondo noi quando lascerà il suo Paese sarà più sereno nel partire con due genitori non così “sconosciuti”.

Siamo, invece, un po’ preoccupati rispetto al lavoro. Io lavoro ormai da qualche anno in una società piccola, siamo solo in 5 e nonostante fino ad ora i rapporti si possono definire buoni da quando ho comunicato la mia partenza e, sia la permanenza all’estero che la prossima entrata in maternità, ho visto cambiare completamente l’atteggiamento nei miei confronti.

Vorrei essere confortata sul fatto che anche in caso di adozione non sia possibile per un’azienda licenziare la futura madre.

Grazie per un vostro parere

Beatrice e Roberto

Cari Beatrice e Roberto,

innanzitutto congratulazioni per la vostra partenza, vedrete quanto il tempo che passerete con vostro figlio nel suo Paese vi servirà per comprendere tante sfumature della sua vita vissuta e per creare un ricordo che rimarrà indelebile nella memoria di tutti voi.

Per quanto riguarda invece la vostra preoccupazione relativa al lavoro, tranquilli, il divieto di licenziamento è previsto anche per la maternità adottiva; qui sotto vi riportiamo quanto scritto sul sito della Commissione per le adozioni internazionali relativamente a quanto da voi richiesto:

Esiste una tutela al licenziamento anche in caso di maternità/paternità adottiva?

, il D.Lgs n. 5/10 ha esteso il divieto di licenziamento previsto dall’art. 54 del D.Lgs n. 151/01 fino ad un anno dall’ingresso del minore nel nucleo familiare. In caso di adozione internazionale, il divieto opera dal momento della comunicazione della proposta di incontro con il minore adottando, ai sensi dell’art. 31, terzo comma, lettera d), della legge n. 184/83, ovvero della comunicazione dell’invito a recarsi all’estero per ricevere la proposta di abbinamento.

Buon viaggio,

Staff Ai.Bi.