Emergenza immigrazione: 5mila minori sbarcati in Italia sono spariti nel nulla

roller-misnaArrivati e spariti. Il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste per poi raggiungere altre destinazioni è ben noto. Adolescenti che normalmente passano dai centri di accoglienza per fermarsi solo qualche giorno e poi fuggire. Spesso in piccoli gruppi, suddivisi in base all’etnia.

Se da una parte sono 4.640 i minorenni non accompagnati di cui si sono perse le tracce, dall’altra sono 9.409 i profughi minorenni censiti e ospitati nei centri fino al 5 maggio 2015. Cifre che raccontano la faccia più drammatica dell’emergenza immigrazione. I numeri sono riportati nel report che il prefetto Mario Morcone ha depositato alla Commissione parlamentare sui migranti.

Il 95 per cento dei profughi ospitati negli Spar sono ragazzi, solo il 5 per cento sono bambine. Più del 50 per cento hanno 17 anni, un quarto ne ha sedici, ma ce ne sono almeno 1.500 tra i 7 e i 15 anni. Bambini, in pratica. E anche questi spariscono.

Non c’è un progetto preciso per arginare questo fenomeno. Benché piccoli, questi profughi hanno una rete di contatti tra i connazionali, si spingono fino alle grandi città del nord Italia e del nord Europa e spesso finiscono per diventare manodopera delle organizzazioni criminali.

Tutto è noto, ma con ipocrisia si preferisce assistere passivamente a questo flusso di minori, che altrimenti dovrebbero essere accolti in centri di accoglienza, che richiedono almeno 45 euro al giorno per ciascuna minore accolto.

Eppure un Paese civile che voglia davvero fare l’interesse dei minori, una soluzione ‘a basso costo’ la potrebbe semplicemente investendo nelle famiglie, che aspettano solo di poter accogliere bambini e ragazzi in fuga da miseria e guerre. Ma il progetto di affido familiare per minori stranieri non accompagnati, chissà perché, non interessa. Salvo poi il sistema Italia scandalizzarsi, puntuale, di fronte a truffe e business milionari sulla pelle dei migranti.