Facoltativa convertita in voucher, ecco come fare

download (1)Tutte calme, il bando ancora non c’è. Ma la circolare è arrivata, per cui le cose si stanno muovendo. Il 28 marzo, con la circolare n. 48, l’Inps ha dato alle madri, istruzioni dettagliate per  richiedere l’erogazione di  voucher per baby sitter e asili nido, in cui può essere convertito da quest’anno il congedo parentale.

La novità è prevista dalla legge n. 92 del 28 giugno 2012, pubblicata in GU a metà febbraio: si tratta della medesima legge che istituisce un giorno di paternità obbligatoria per i neo-papà. Le mamme invece dopo quella legge potranno convertire tutto o parte del loro congedo parentale in contributi economici per pagare nidi e baby sitter e favorire così il rientro nel mondo del lavoro. Il contributo è di 300 euro mensili, per un massimo di sei mesi. Non è previsto un contributo in cash: per le baby sitter lo Stato darà i soldi come buoni lavoro, mentre per i nidi (statali o privati) lo Stato pagherà direttamente la struttura scelta dalla famiglia e frequentata dal bimbo, fino a un massimo di 300 euro mensili. I voucher andranno utilizzati negli undici mesi successivi al temine del congedo obbligatorio: quindi al massimo entro i quindici mesi del bambino.

La circolare Inps precisa che destinatarie della tutela sono tutte le lavoratrici, ivi comprese le libere professioniste, mentre le iscritte alla gestione separata potranno  usufruire al massimo di tre (non sei) mesi. La lavoratrice può accedere al beneficio anche per più figli (in tale caso deve presentare una domanda per ogni figlio) e anche come gestante, purché ricorrano per ciascun figlio i requisiti sopra richiamati. Stesse regole anche per chi adotta un bambino. Il contributo potrà essere richiesto solo per frazione mensile, cioè per un mese continuativo di congedo – che potrà essere collocato a piacere, singolarmente o in successione, purché nell’ambito degli undici mesi successivi al termine del periodo di congedo di maternità. L’Inps fa un esempio: chi ha usufruito di quattro mesi e un giorno di congedo parentale, potrà accedere al beneficio per un solo mese, residuandole 29 giorni da utilizzare come congedo parentale. Allo stesso modo il beneficio, una volta richiesto, potrà essere interrotto solo al compimento di un intero mese.

I 300 euro verranno erogati in due diverse modalità, a seconda che si scegli il baby sitting o il nido (pubblico o privato accreditato): nel primo caso con voucher, nel secondo attraverso pagamento diretto alla struttura prescelta dietro esibizione, da parte della struttura stessa, della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di 300 euro mensili. I voucher dovranno essere ritirati dalla madre lavoratrice presso la sede provinciale INPS.

Il contributo in realtà non è automatico: l’Inps pubblicherà un bando sul proprio sito una volta all’anno, bando a cui potranno partecipare sia i già nati sia i bimbi la cui nascita è prevista nei 4 mesi successivi al bando. Le domande andranno presentate ondine. La graduatoria delle domande segue l’Isee. Verranno erogati contributi fino al raggiungimento dei 20 milioni di euro previsti come copertura finanziaria per ciascuno dei tre anni della sperimentazione (2013/2015).

 

( Da Vita, 9 Aprile 2013)