Fivet si, adozione no! Ecco cosa ci ha detto il Tribunale dei Minori

Sabrina scrive:

Ciao, ho avuto un’ esperienza molto negativa con i servizi sociali, io purtroppo uscivo dai colloqui in lacrime letteralmente traumatizzata. Non solo, il tribunale dei minori ha letteralmente “dimenticato” di notificarci il decreto di idoneità e quando sono andata ad informarmi mi hanno detto che non potevano dirmi nulla per la privacy. C’è voluto un anno e mezzo prima di sapere, per puro caso, che il decreto era pronto da tempo e che per chissà quale motivo nessuno si era preoccupato di notificarcelo. Se vuoi fare la fivet fallo, magari sarai fortunato come me che ora aspetto un bimbo e sono immensamente felice. Prima o poi capiranno che in questo modo stanno facendo solo il male dei bambini e non il loro bene. Oggi fortunatamente la scienza è andata avanti e per fortuna per molte coppie il sogno di un bimbo che fino a qualche anni fa era irrealizzabile può diventare realtà. Che sia anche per questo motivo che le adozioni sono diminuite?

Cara Sabrina,

pur partecipando alla Sua felicità, riteniamo che adozione e fecondazione assistita non possano essere messi sullo stesso piano. L’adozione non è uno strumento per avere un bambino che non si è potuto avere. Si tratta semmai di uno strumento che consente di dare una famiglia a bambini che non ne hanno una e che ne hanno bisogno. Certo, siamo di fronte all’incontro di una “domanda” e di una “offerta”, in questo caso di “accoglienza in famiglia”, ma anche se apparentemente non sembra, la differenza c’è eccome. Consapevoli che la scienza ha elaborato diverse tecniche di procreazione assistita, come la FIVET che Lei cita, e consapevoli anche del fatto che la maggior parte di persone si accosta all’adozione dopo aver fatto i conti con la propria infertilità, ci teniamo a sottolineare che il bisogno di adozione non può essere messo da parte solo perché si è trovata un’altra strada per “avere” un figlio.

Il trattamento che il tribunale ha riservato a Lei e a Suo marito è inaccettabile perché Suo figlio (o figlia) avrebbe comunque potuto avere un fratello o una sorella. L’anno e mezzo buttato al vento per una semplice disattenzione (quindi per mancanza di diligenza) della Cancelleria del tribunale è vergognosa perché ha ridotto la chance di un bambino in più di essere accolto in famiglia. Non si tratta di FIVET contro adozione ma di disfunzioni procedurali contro adozione: questo è inaccettabile e ogni inefficienza e disfunzione va eliminata quando si ha a che fare con interessi così elevati su cui decidere, gli interessi di tutti i minori ad una famiglia.

Finché esisterà l’abbandono minorile l’accoglienza stabile in famiglie alternative a quelle di origine sarà necessaria e nessuno strumento scientifico che agevoli la procreazione potrà soppiantarne la necessità.

Un caro saluto

Enrica Dato