Flop della Conferenza Nazionale del Volontariato – occorre il IV settore

Il 5, 6 e 7 Ottobre si è tenuta a L’Aquila la VI Conferenza Nazionale del Volontariato – Messo al bando il Quarto Settore, questo sconosciuto.

Avrebbe potuto essere una grande occasione per generare cambiamento. Occasione mancata. C’è stato invece un doppio corto circuito, di comunicazione e di pensiero. Viene lecito chiedersi se la tre giornate aquilana abbia messo in atto una discussione di livello nazionale; se i principi del Volontariato siano stati affrontati, sviscerati, o solo ribaditi; se si sia trattato di un momento per sancire le opinioni condivise o per far spazio anche alla dialettica. Nulla di tutto questo.

Aldilà degli esperti di settore e della stampa locale, chi ha parlato ha gran voce nei giorni dei lavori, o subito dopo, della Conferenza Nazionale del Volontariato?

Una assenza rumorosa, la Stampa, constatata pubblicamente dall’associazionismo e raccolta dallo stesso Sottosegretario Cecilia Guerra che, denunciando lo scandaloso smantellamento delle politiche sociali, ammette di non avere forza per dare risposte.

E a guardar dentro? Resta l’amarezza della negazione, sancita pubblicamente, del Pensiero “innovativo” del Quarto Settore: espressione di Volontariato che si distingue dall’associazionismo dei professionisti pagati, come luogo di incontro di persone che pensano e operano gratuitamente per il bene comune. Fausto Casini, della Consulta del Volontariato del Forum del Terzo Settore, nel suo intervento conclusivo trae un sospiro di sollievo perché nessuno parla più di Quarto Settore, affermando con forza come il Volontariato sia parte integrante del Terzo Settore.

Da parte nostra non possiamo che remare contro vento, ancora, nel riconfermare l’urgenza di svincolare il Volontariato dai percorsi cui sono destinati le grandi macchine del non profit, le grandi cooperative, le fondazioni bancarie. Il terzo settore ci ha provato a valorizzare il volontariato. Ma non ci e’ riuscito e ha perso, soffocando l’associazionismo gratuito, strumentalizzato all’occorrenza per ottenere patenti, per spostare sensibilità, per fare atmosfera.