Ginevra: Governo del Marocco all’esame di riparazione in “diritti del minore”

onuIl 3 e 4 settembre 2014, il Governo marocchino è chiamato di fronte agli esperti del Consiglio dei Diritti dei Minori dell’ONU a Ginevra, a rispondere alle domande precise sulle condizioni di applicazione della Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo. Secondo le associazioni della società civile marocchina, infatti, sarebbero ancora parziali e insufficienti le misure intraprese per prevenire le pratiche di abbandono dei minori.

Secondo un comunicato dell’associazione INSAF (Institut national de solidarité avec les femmes en detresse), la delegazione del Governo marocchino condotta da Bassima Hakkaoui (Ministro della Solidarietà, Famiglia, Donna e Sviluppo Sociale) e da Mahjoub Elhaiba, delegato interministeriale dei Diritti dell’Uomo, “avrà molto da fare dati i grandi ritardi, da quando la Convenzione è stata ratificata dal Marocco, nel giugno 1993”.

Inoltre, le risposte scritte del Governo marocchino alle domande puntuali e precise degli esperti, per il loro carattere generico, mostrerebbero che, malgrado i pochi passi in avanti effettuati in Marocco – continua il documento –, quasi tutto resta ancora da fare per garantire concretamente i diritti dei minori in generale, e delle bambine in particolare”.

Secondo l’analisi delle associazioni le politiche implementate a livello governativo per migliorare la tutela dei minori a rischio lascerebbero  a desiderare lasciando quindi trasparire che c’è ancora un po’ di strada da fare.

Le lacune e le zone d’ombra riguardano, secondo le associazioni della società civile: la salute, la scuola, il lavoro minorile, nel quale rientrano le “petites bonnes” (le piccole domestiche, ovvero i lavori domestici), il matrimonio precoce, i bambini nati fuori dal matrimonio e le ragazze madri, i bambini di strada, quelli con disabilità, con problemi di droga e vittime di violenza.

Il comunicato dell’ INSAF indica, inoltre, che la società civile – rappresentata da associazioni nazionali ed internazionali – ha presentato da parte sua diversi rapporti alternativi che mettono in evidenza le insufficienze e gli assi di progresso sulla base di dati reali e delle esperienze sul terreno.

Le associazioni INSAF di Casablanca e WIDAD di Marrakech stanno rappresentando il gruppo di associazioni che hanno elaborato il rapporto di commenti alle risposte del Governo; OSRATY, facente parte dello stesso gruppo, rappresenta il Collettivo Kafala. Il Consiglio Nazionale dei Diritti Umani e l’Osservatorio Nazionale dei Diritti dei Minori sono ugualmente rappresentati.