Il metodo Montessori entra negli orfanotrofi della Bolivia: anche i bambini abbandonati hanno diritto ad un “loro” futuro

Realizzati in tre orfanotrofi della Bolivia, tre spazi Montessori grazie ad un progetto di cooperazione internazionale co-finanziato dalla CAI e coordinato da Ai.Bi. in partenariato con tutti gli Enti Autorizzati italiani operativi nel Paese andino

Il metodo Montessori arriva all’interno di tre orfanotrofi boliviani per sviluppare le capacità e il potenziale dei minori accolti all’interno delle strutture.

L’importante iniziativa rientra tra i principali obiettivi del progetto Dal Nido: dalla Nascita, l’Identità, i Diritti, e le Opportunità”, cofinanziato dalla Commissione Adozioni Internazionali e coordinato da Ai.Bi. in partenariato con tutti gli Enti Autorizzati italiani operativi in Bolivia.

Due sono gli spazi attrezzati secondo il sistema educativo del bambino ideato da Maria Montessori già inaugurati. Il primo alla Paz, all’interno dell’orfanotrofio Niño Jesus, un secondo è stato inaugurato solo pochi giorni fa all’interno dell’orfanotrofio Gota de Leche, nella città di Oruro, mentre a breve sarà inaugurato un terzo spazio, sempre a la Paz, nell’orfanotrofio José Soria.

Bolivia. L’importanza di portare il metodo Montessori all’interno degli orfanotrofi

Molti dei minori soli, abbandonati o in difficoltà familiare accolti all’interno degli orfanotrofi, presentano un ritardo nello sviluppo. L’approccio Montessori offre l’opportunità di sviluppare le capacità e il potenziale dei piccoli ospiti della struttura.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di fomentare l’autonomia del bambino in base alla fascia di età. Si tratta di un approccio innovativo per la Bolivia, dove l’educazione tradizionale, soprattutto negli orfanotrofi, prevede un approccio assistenziale fino ai 18 anni.

Saranno circa 70 i minori ospiti dei tre centri coinvolti, ma il numero potrà subire variazioni determinate da processi di reinserimento familiare o di adozione.

Operatori formati e qualificati

L’inaugurazione degli spazi realizzati grazie al supporto di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, partner dei tre orfanotrofi boliviani, è stata anticipata da un’attività di formazione sulla metodologia Montessori. Finora, sono stati formati complessivamente 30 operatori dello staff tecnico-educativo dei centri, ma sono in fase di organizzazione altri incontri formativi per gli operatori delle istituzioni.

Portare il metodo ideato da Maria Montessori all’interno degli orfanotrofi vuol dire introdurre una filosofia di “rispetto per il bambino”, che comporti la libertà di manifestare la propria spontaneità, rafforzi la possibilità di scegliere, insegni al bambino a diventare autonomo e ad autoregolamentarsi. Esperienze importanti per i minori ospiti degli orfanotrofi, che non sempre hanno la possibilità di essere ascoltati nell’espressione delle proprie volontà e che difficilmente imparano a scegliere.

L’introduzione del metodo Montessori all’interno degli orfanotrofi ha trovato la piena collaborazione da parte delle istituzioni boliviane, le quali hanno donato gli spazi all’interno delle strutture e da parte della società civile, con il coinvolgimento e la formazione di alcuni volontari.

Siamo solo all’inizio di un percorso che noi di Ai.Bi. ci auguriamo pieno di successi, in cui tutti: bambini, educatori, staff degli orfanotrofi nostri partner assieme ai volontari di Ai.Bi. possano lavorare assieme per la costruzione di un mondo più inclusivo e per il diritto di ogni bambino a crescere in una famiglia che lo ami.

Sostieni anche tu le attività di Ai.Bi. in Bolivia per garantire il diritto di tutti i minori a crescere in una famiglia che li ami. Puoi farlo attraverso una donazione libera oppure, aderendo al progetto di Ai.Bi. Adotta a Distanza i minori di un orfanotrofio in Bolivia, per farlo bastano 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno!