La disponibilità all’adozione bisognerebbe darla dopo aver partecipato a un corso di formazione

Salve,

Io e mio marito siamo due aspiranti genitori adottivi.

L’equipe dei Servizi Sociali, alla quale ci siamo rivolti per capire cosa fare per adottare, ci ha innanzitutto consigliato di seguire almeno un corso di formazione (nella nostra zona siamo fortunati e ce ne sono tanti, organizzati da associazioni di famiglie adottive e dall’Asl) e di consegnare la domanda in Tribunale solo dopo aver fatto il corso. Noi abbiamo fatto così ed è stato davvero utile: iniziare i colloqui con i Servizi senza avere la minima idea di cosa sia “davvero” l’adozione sarebbe stata una perdita di tempo per noi e per loro. Invece, frequentando il corso, abbiamo avuto tempo sufficiente per liberarci dai pregiudizi, scoprire un mondo nuovo, confrontarci liberamente con altre persone. E i colloqui con i Servizi sono stati poi davvero fruttuosi.

Saluti,

Sara

 

IRENEBERTUZZIGentile Sara,

grazie per la sua testimonianza.

I corsi di informazione e formazione servono proprio per ‘accompagnare’ le coppie nel percorso dell’adozione: prima e, aggiungerei, anche dopo l’arrivo del bambino. Parlo ovviamente dell’esperienza di Ai.Bi.

I corsi informativi permettono ai partecipanti di beneficiare degli elementi tecnici che aiutano a elaborare l’idea di adozione, ma anche di entrare nel vivo dell’esperienza adottiva, perché i formatori sono genitori adottivi essi stessi. Questo permette di entrare nel mondo dell’adozione attraverso testimoni privilegiati, le famiglie. Non c’è occasione migliore per misurarsi con l’idea adottiva e capire se quella genitorialità è davvero la propria aspirazione. Dopo l’arrivo dei figli, troppe volte le famiglie si isolano. E questo, se va benissimo nella fase iniziale, non è fruttuoso nel medio e lungo termine. Si rischia di travisare situazioni che sono normali nel percorso di genitorialità. Rimanere legati a gruppi di famiglie, invece, permette di avere momenti di confronto utili a capire meglio la realtà familiare che si sta vivendo, a contenere le ansie, a svuotarsi dalle paure e magari a trovare escamotage di strategia familiare che diventano quasi scontati quando ti confronti con gli altri.

 

Un caro saluto,

 

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozioni Internazionali di Ai.Bi.