Moldova: una famiglia per ogni bambino, la storia di M.

Nell’istituto no.3, dove abbiamo attivato il programma di Sostegno a Distanza, volto alla riattivazione dei legami familiari, abbiamo conosciuto Marina*.

La sua storia ci ha impressionato molto, ma soprattutto la forza che questa bambina ha dentro di se per superare le disgrazie che hanno lasciato dei segni nella sua infanzia.

Marina è rimasta orfana di entrambi i genitori, scomparsi nel 2006, l’uno dopo l’altro. Allora la bambina aveva solo 9 anni ed un fratello più piccolo, del quale prendersi cura. Siccome non avevano parenti, i due bambini sono stati accolti da una vicina di casa, che però, non avendo disponibilità economica per mantenerli tutti e due, è stata costretta ad istituzionalizzare Marina nel 2009.

Il tempo in istituto passa lentamente e la mancanza dei cari è sempre più forte, soprattutto nei fine settimana e per le feste, quando alcuni bambini tornano a casa, mentre gli altri rimangono in internat, perché non hanno un posto dove tornare oppure, perché a casa non gli aspetta nessuno.

È importante, in questi momenti, stare accanto a loro ed aiutarli a non sentirsi soli. Pertanto, cerchiamo di coinvolgerli in diverse attività extrascolastiche, in modo da farli sentire utili e importanti, attraverso i diversi lavori che fanno.

Marina, per esempio, frequenta volentieri il circolo di teatro, i corsi di danza, ma anche i giochi sportivi come il calcio. Ottiene buoni risultati anche nello studio e si dedica con passione a tutto quello che fa.

Tra poco Marina festeggerà il suo 14esimo compleanno. Sappiamo che si augura di avere una famiglia felice ed il fratello accanto. Anche se, per il momento, non abbiamo trovato una famiglia di affido per i due fratelli, il Centro Servizi Sociali al Bambino e alla Famiglia, in collaborazione con la Direzione per la Protezione del Bambino del settore Botanica, hanno provveduto all’ultimazione della documentazione della casa, intestandola, dopo il decesso dei genitori, a nome di Marina, in modo che, all’uscita dall’istituto, la ragazza possa tornare a casa, senza doversi confrontare con il problema di un mancato alloggio.

Non vogliamo abbandonare neanche l’dea di far crescere i fratelli in un ambito familiare, ecco perché continueremo a monitorare il caso, cercando una famiglia disponibile ad accogliere tutti e due, per garantire loro una crescita serena.

*il nome utilizzato è stato cambiato in rispetto della privacy