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Torino. Nel cuore della notte, Debora, appena 3 anni, bussa alla porta di casa mia e mi chiede: “Mi racconti la favola di Rapunzel?”

Quando la luna ormai brilla, il mondo fa silenzio e i genitori dovrebbero dare la buona notte ai loro piccoli, sussurrandogli  “fai sogni d’oro”, ci sono posti, invece, dove squilla il telefono e tutto ricomincia. Alle 23 di una qualsiasi sera primaverile, la giornata per la casa famiglia “Il Sorriso” di Torino, gestita da AI.BI. Amici dei Bambini, non si conclude, ma riparte perché Debora (nome di fantasia NDR), una bambina di meno 3 anni è stata allontanata dalla sua famiglia e ha bisogno di un abbraccio rassicurante.

Pompei. Come riannodare quel tenue filo che lega un bambino alla sua mamma? L’esperienza di Ai.Bi.

Esiste un legame che dura per sempre, quello che unisce una madre a suo figlio. Quel “cordone” indissolubile, talvolta, può essere messo a repentaglio dalla fragilità di una mamma sola o di una gestante in difficoltà. Per aiutare una mamma fragile  e farla rinascere come donna felice di accogliere il “dono” che attende e abbracciare i propri bambini, è importante che ci siano centri e comunità di accoglienza pronti a stare al loro fianco e ad accompagnarle nel percorso di uscita dalle difficoltà.

Chioggia (Ve). Ultima “chiamata” per i docenti per accompagnare i minori adottati

La sfida dell’accoglienza continua a passare dalla scuola. L’inserimento scolastico è un percorso spesso difficile, ed è compito degli insegnanti cercare di rendere l’ approccio più semplice. Ecco perché l’equipe adozioni dell’Azienda Ulss 14 di Chioggia, in provincia di Venezia, con Amici dei Bambini ha organizzato una serie di  4 incontri di formazione per gli insegnanti referenti per gli alunni adottati.

La Trinità non è un mistero da spiegare, ma un Altro da incontrare

Come Dio, l’Unico, possa essere in tre persone, al punto che noi diciamo Trinità, e cioè Tre-unità, questo è ciò che c’è stato rivelato da Gesù e senza dubbio sorpassa la nostra intelligenza. Non è, però, un problema di matematica, come se noi dicessimo che uno più uno più uno è uguale a uno, ma è molto di più e più profondamente una questione di relazione e di relazioni.

Ai.Bi. e Regione Lombardia fianco a fianco per non lasciare soli i bambini siriani

Tredici milioni di persone in stato di necessità e 8 milioni di sfollati interni, di cui circa la metà sono bambini. Questi i numeri dell’emergenza umanitaria che si sta vivendo in Siria. Per aiutare i bambini e le famiglie delle aree di Idlib, Aleppo, Homs e Rural Damasco, Ai.Bi. ha lanciato la campagna Non lasciamoli soli, presentata ai gruppi consiliari della Regione Lombardia il 19 maggio dal presidente di Ai.Bi. Marco Griffini e dal responsabile Cooperazione internazionale Andrea Moroni, durante una conferenza stampa condotta dalla giornalista di Rai News24 Laura Tangherlini.

Cosa è l’accoglienza giusta? Acquistare i cibi all’African shop. L’esempio di Ai.Bi.

Accogliere non vuol dire solo dare un posto letto e un piatto caldo. La giusta accoglienza è prendere per mano chi proviene da una situazione drammatica e accompagnarlo verso una vera integrazione. Soprattutto se i protagonisti di questo processo sono i più fragili: bambini e famiglie che arrivano da lontano e hanno vissuto la guerra, la violenza e la miseria.