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Adozioni internazionali. RDC. Arrivano i primi bambini adottati: sono i belgi

Il 2 novembre scorso è stata data al mondo la notizia dello sblocco delle adozioni internazionali del Congo e in un susseguirsi di news e articoli rimbalzati su tutti i media cartacei, on line e tv , sono state date Paese per Paese le liste dei bambini che finalmente potranno riabbracciare i loro genitori dopo 2 anni di lontananza logorante. Si ma quando? Stasera stessa (09 novembre) o al massimo domani mattina per quanto riguarda i bambini belgi.

Adozioni internazionali tra Italia e Bielorussia ancora bloccate. Faggioni (Bambini di Chernobyl): “Sono mesi che attendiamo una firma dalla CAI che è solo una formalità”

Mesi e mesi di attesa per una firma che deve ancora arrivare. Un’attesa che tutt’ora continua a rivelarsi inutile. Tanto che le pratiche di adozione internazionale tra Italia e Bielorussia sono ancora bloccate. E questo solo perché le autorità del nostro Paese continuano a non inviare la Lettera di garanzia chiesta da Minsk. Una lettera che rappresenta una semplice formalità: quella con cui lo Stato italiano garantisce che i minori bielorussi adottati verranno trattati nel pieno rispetto dei loro diritti. Una formalità, ma pur sempre considerata indispensabile per poter finalmente portare a termine gli iter adottivi di 124 bambini bielorussi da parte di coppie italiane.

Costi dell’adozioni internazionale. Romani (Idv): “Non è più rinviabile un intervento del governo per garantire la trasparenza”

La trasparenza delle adozioni internazionali non può più prescindere da un intervento del governo. È direttamente all’esecutivo che si rivolge il senatore dell’Italia dei Valori, Maurizio Romani, chiedendogli di “entrare in gioco per garantire la massima trasparenza dei costi di tutti i servizi offerti dagli enti”.

Stepchild adoption. La legge non serve più a niente: l’adozione gay è a discrezione dei giudici.

L’adozione gay in Italia è a discrezione dei giudici. Almeno stando a quanto è successo in due grandi città: Roma e Napoli. Casi simili, bambino nato con fecondazione assistita all’estero e desiderio della compagna della madre di adottare il minore: ma con risultati opposti. A Roma ciò è stato possibile, con una sentenza contra legem. A Napoli, invece, il prefetto ha annullato rispettando la legge italiana, l’iscrizione all’anagrafe del bebè con il doppio cognome.  Insomma sembra proprio il caso di dire che un argomento così delicato, quale l’adottabilità gay del minore, è strumentalmente e arbitrariamente gestito dai giudici che in barba alla legge decidono liberamente quello che vogliono.

Il pasticcio del Cam di Milano: un istituto camuffato da comunità educativa che costa troppo mentre vengono dimenticate le famiglie disponibili all’affido

In Lombardia si sta consumando un brutto pasticcio le cui conseguenze rischiano di ricadere sui più piccoli. La Provincia di Milano ha gestito fino a oggi il Cam (Centro Assistenza Minori), una struttura che ospita attualmente 19 minori  (di età da 0 a 6 anni) ivi inseriti con  provvedimento del Tribunale per i minorenni competente. Si tratta, insomma, di un istituto camuffato da comunità educativa, visto che il numero dei minori accolti è superiore ai 12 previsti dalle legge per queste ultime. I bambini sono, infatti, distribuiti in 4 piccole comunità accorpate nello stesso complesso abitativo.