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Mazzarotto (Regione Lazio): “Welfare di comunità e collaborazione pubblico-privato: è dalle Regioni che può ripartire l’adozione internazionale”

Il freno alla fuga delle coppie dall’adozione internazionale è la creazione di un efficiente sistema di welfare basato sulla collaborazione tra pubblico e privato, che sappia accompagnare le famiglie nel loro percorso di accoglienza. È ciò che auspica Antonio Mazzarotto, dirigente delle Politiche Sociali della Regione Lazio.

Garcia (CORA) : “In Spagna le adozioni internazionali sono in caduta libera. Le grandi vittime sono i bambini ‘speciali’ che nessuno vuole: investire subito sulla formazione delle coppie”

In Spagna le adozioni internazionali sono in caduta libera. Tra il 2004 e il 2014 la diminuzione è stata del 79%. Se prima la Penisola Iberica occupava il secondo posto nella lista dei Paesi più accoglienti (dietro solo agli Stati Uniti), oggi è al quarto posto dopo Usa, Italia e Francia. A delineare questo quadro allarmante è Adolfo Garcia, Coordinatore CORA – Coordinadora de Asociationes en Defensa de la Adópcion y el Acogimiento, che è intervenuto al convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro”che si sta svolgendo oggi (e continua domai) a Gabicce Mare.

Musavuli (Rdc): “Per fare aiutare l’Africa a credere nell’adozione internazionale i Paesi d’accoglienza rispettino le sue leggi”

Milioni di bambini vittime di un pregiudizio culturale. E la necessità che i Paesi di accoglienza aiutino quelli di origine a credere nell’adozione internazionale, offrendo loro garanzie di rispetto delle loro regole. Si può sintetizzare così la situazione dell’adozione internazionale in Africa secondo l’avvocato Martin Kasereka Musavuli Okende.

Natale de Camarago (Brasile): “I nostri bambini abbandonati due volte. Sempre meno quelli che vengono adottati dalle famiglie straniere”

Al Convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, che si sta svolgendo a Gabicce Mare (Pesaro Urbino), a parlare di crisi di adozioni internazionali non sono soltanto i Paesi accoglienti (Francia, Spagna, Repubblica democratica del Congo e Italia) ma anche quelli di origine come il Brasile.

Balestrucci (Friuli V.G.) e Malaguti (Emilia Romagna): “Sostegno alla genitorialità e qualità dei servizi per far rinascere la voglia di accoglienza”

La crisi dell’adozione internazionale non risparmia le regioni tradizionalmente più benestanti. Ne sono un esempio il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna, dove le istituzioni regionali si sono comunque impegnate in un’attenta analisi del fenomeno e nella ricerca di misure di sostegno alla genitorialità.

Luca e Laura (Famiglie per l’Accoglienza): “La nostra casa famiglia, esempio contagioso di vocazione all’accoglienza”

“Perché voi vi prendete cura di noi?” E’ una domanda ricorrente a casa di Laura e Luca, due coniugi genovesi che vivono ogni giorno la loro vocazione all’accoglienza. Tanto da non fermarsi al “semplice” affido, e neppure alla casa famiglia. Insieme ad altre coppie hanno costituito una vera e propria comunità di famiglie. 

Minori fuori famiglia. Forum delle Associazioni Familiari: “Necessario un riconoscimento giuridico delle case famiglia”

Nell’immaginario comune la casa famiglia è un luogo in cui vive una famiglia un po’ super. Niente di più lontano dalla realtà. “Nessuna supermamma o superpapà, ma solo due genitori normali con una vocazione particolare per l’accoglienza. Parole di Cristina Riccardi, membro del consiglio direttivo di Amici dei Bambini.

Merhani, profugo a 12 anni: cerca per 10 mesi una famiglia ma trova la comunità. E scoppia in un pianto disperato

Qual è il futuro del bambino africano senza famiglia, orfano o abbandonato? La strada, la povertà, la disperazione se rimangono nel loro Paese. O il mare e il deserto con tutto un “bagaglio” di sofferenze e rischio per la propria vita alla ricerca di una famiglia che si prenda cura di lui. Ma poi cosa ne sarà di loro? Cosa li aspetta? I centri di accoglienza.

Paesi d’origine e accoglienti. Esperti di Francia, Spagna, Repubblica democratica del Congo, Brasile e Italia a confronto. Al via il convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”

Francia, Spagna, Brasile, Repubblica democratica del Congo e Italia: tutti attorno allo stesso tavolo per trovare una soluzione alla crisi delle adozioni internazionali. Questo lo scopo del Convegno internazionale “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza” che si svolgerà domani (26 agosto) e il 27 agosto a Gabicce Mare (Pesaro Urbino) nell’ambito della XXIV settimana di Studi e Formazione delle associazioni Ai.Bi. e La Pietra Scartata.