Repubblica Democratica del Congo, Goma: aumentano le violenze sessuali sui minori

Una notizia sconcertante ci arriva da Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, città di confine con il Ruanda, in una delle zone più calde del pianeta.

Nei primi sei mesi del 2012 sono state rilevate 2.517 violenze sessuali. Il 48% delle violenze sono commesse da militari, il 52% da civili. Tra le vittime di tali abusi, il 29% sono bambini.

il Congo è il Paese dove le maggiori emergenze umanitarie – fame, guerra, carestia, abbandono minorile – si concentrano tutte assieme e con violenza devastante. L’80% della popolazione affronta l’impossibile, sopravvivendo con meno di un dollaro al giorno. Incidenti imprevedibili e malattie endemiche affliggono i più poveri tra i poveri, migliaia di bambini crescono nei campi profughi interni, innumerevoli soldati-bambini vengono reclutati dalle varie fazioni.

Altra situazione allarmante: i bambini separati dal proprio contesto familiare di origine.

I conflitti, la povertà, la diffusione del virus HIV si sono ripercossi sulle famiglie congolesi e sulla loro capacità di prendesi cura dei figli. Senza contare gli abbandoni riconducibili al fenomeno della stregoneria in continua crescita e il problema delle ragazze madri, il 60% delle quali abbandonano i propri bambini.

Ai.Bi. ha iniziato le sue attività a Goma nel 2007, sostenendo i bambini in età prescolare ospitati presso la MAISON USHINDI; oggi continua ad operare in questo difficile e delicato contesto perché vengano restituiti ai minori i diritti a una famiglia, all’educazione, alla salute e al gioco.