Riconoscimento kafala. Battaglia in Commissione Affari Esteri: respinti i tentativi di sabotaggio del Governo

Il 6 novembre 2012 è proseguito alla camera dei Deputati il lavoro di esame dei quattro disegni di legge per la ratifica della Convenzione de L’Aja del 19.10.1996 sulla protezione dei minori (N. 3739 On. Volontè, N. 3858 On. Di Biagio ed altri, N. 3906 On. Di Stanislao e N. 3947 On. Schirru ed altri), lasciato in sospeso lo scorso 30 maggio 2012 in attesa che giungesse il parere favorevole della Commissione Bilancio.

Secondo L’on. Tempestini l’iter legislativo ha subito una “sorta di distorsione” perché sono state frapposte alla ratifica stessa ragioni di ordine finanziario che, secondo lui, celerebbero “altre non confessate contrarietà”. Tempestini, infatti, lamenta che vi sia “un tentativo di sabotaggio di una ratifica che sarebbe invece un atto di civiltà giuridica, presumibilmente da riferirsi all’ostilità nei confronti dell’istituto islamico della kafala”.

Di rilievo anche l’intervento dell’On. Aldo Di Biagio che ha espresso l’esigenza che si giunga alla ratifica al massimo entro la fine della presente legislatura.

Chi, come il Sottosegretario Dassù, invoca ancora oggi la presentazione di un disegno di legge per la ratifica da parte del Governo, ha forse dimenticato la promessa che era stata fatta dall’allora sottosegretario agli Esteri Mantica sul fatto che questo disegno di legge sarebbe stato presentato dal Governo entro l’inizio dell’anno 2011! E visto che da allora niente si è mosso, è evidente che la lodevole iniziativa dei Parlamentari, che hanno depositato le loro proposte per la ratifica nel 2010 non può e non deve essere ostacolata, ma al contrario sostenuta.

Proprio il giorno in cui il rieletto Presidente Obama ha dichiarato la volontà di collaborare con il candidato appena sconfitto, annichilendo ogni discorso sulle rivalità politiche nell’ottica del bene comune degli USA, viene spontanea la riflessione sulla tristezza del sapere che in Italia abbiamo dei rappresentanti politici che fanno differenza fra una proposta di legge del Governo e una del Parlamento, come se si trattasse di accaparrarsi un primato anziché di compiere un dovere comune.

Dopo i chiarimenti forniti dall’On. Tempestini in risposta alla nota della Commissione Bilancio, sul fatto che il disegno di legge contiene una clausola di “invarianza finanziaria”, è stato approvato dalla III Commissione Affari Esteri l’emendamento presentato dallo stesso Onorevole con cui viene anche chiarito che la Commissione per le Adozioni Internazionali non subirà un mutamento nella composizione numerica per l’esercizio delle nuove funzioni. In questo modo, anche l’ultimo ostacolo sul “fasullo” problema finanziario è stato messo a tacere.

A questo punto non resta che attendere il prosieguo dei lavori e il parere delle Commissioni competenti sull’emendamento, rinviati a data ancora da destinarsi.

Comunque, in attesa delle prossime elezioni politiche, iniziamo a ricordarci chi sta dalle parte dei bambini abbandonati e chi, invece, opera contro di loro.