Roma. V Forum ong di ispirazione cattolica: Ai.Bi. presente

Al forum International, l’appello di richiesta di aiuto per arrivare a far riconoscere l’abbandono dei bambini come emergenza umanitaria presso le Nazioni Unite

Venerdì 2 dicembre, si è svolto a Roma il V Forum internazionale delle ong di ispirazione cattolica.

La solidarietà come valore auspicabile ma anche: “lo scopo e una parte essenziale per mantenere la casa comune, sia a livello continentale che a livello mondiale”. Così ha sottolineato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, nel suo intervento all’interno del Forum, come riportato dall’Osservatore Romano, ricordando alle ong presenti come “oggi, la grande emergenza è la salvaguarda dell’umanitàed invitando le organizzazioni a “camminare insieme sulla ‘frontiera del sociale’ per aiutare ad attuare il Regno di Dio qui e ora”.

Tra i punti toccati nel suo intervento anche un monito a non dimenticare tu coloro che non hanno voce, come i bambini

La guerra in Ucraina – osserva il cardinale Parolin, come riportato da Vatican Newsnon deve distogliere la nostra attenzione dalla cura dei più poveri, dalla protezione di coloro che non hanno voce (bambini nel grembo materno, anziani, migranti, ecc.), dalla difesa dei diritti umani fondamentali”.

Tra le ong cattoliche presenti all’incontro anche Ai.Bi.

Marzia Masiello – rapporti istituzionali Ai.Bi., che ha preso parte ai gruppi di lavoro ha sottolineato l’importanza del lavoro sinergico per generare impatto al servizio delle famiglie e dei bambini abbandonati.

La partecipazione – ha dichiarato Masiello- e la rete sono la buona prassi. Partendo dall’ascolto attivo dei territori, delle famiglie e traducendo il patrimonio dei saperi in posizionamenti che a loro volta possono esprimersi come comunicazione istituzionale o mediatica.

Al forum International, l’appello di richiesta di aiuto per arrivare a far riconoscere l’abbandono dei bambini come emergenza umanitaria presso le Nazioni Unite. Solo a partire dal riconoscimento di questa emergenza, potremmo iniziare ad avere dati certi per rendere la giusta dignità a tanti bambini attualmente incalcolabili visto che, al momento, abbiamo solo stime”.