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Rimborsi spesa per le coppie adottive spariti. Genitori adottivi in rivolta contro un governo insensibile ai diritti dei bambini

Lo avevamo salutato come un segnale finalmente positivo di ripresa: dopo 6 anni di attesa, sul sito della Commissione Adozioni Internazionali e invece  – si legge nell’articolo pubblicato oggi da Il Sole 24Ore a firma di Stefania Vadrucci – ma la speranza si è subito spenta per le migliaia di famiglie coinvolte”.  Nella realtà, l’ennesimo colpo inferto ad un sistema già al collasso. Le famiglie non ci stanno e lanciano una petizione a Gentiloni.

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Interrogazione alla Camera di E. Scagliusi (M5S): urge ridare fiducia al sistema delle adozioni internazionali, gravemente danneggiato da una gestione monocratica della CAI

L’On. Emanuele SCAGLIUSI (M5S) ha presentato oggi al Presidente del Consiglio dei ministri una nuova interrogazione sulla questione del mancato rimborso delle spese adottive dopo il 2011. L’interrogante, che già in passato aveva sottolineato l’inefficienza e l’assoluta «anarchia» negli ultimi 3 anni di gestione della Commissione per le Adozioni Internazionali, chiede al Governo “quali iniziative intenda mettere in atto per garantire i rimborsi per le famiglie che hanno completato l’iter adottivo negli anni successivi al 2011, al fine di ridare fiducia al sistema delle adozioni internazionali, gravemente danneggiato da una passata gestione monocratica”

Niente rimborsi alle famiglie adottive dopo il 2011: semplice “distrazione” politica! Ma le famiglie non ci stanno!

Un rimborso dopo sei anni è meglio di niente? Non la pensano così 14 mila famiglie italiane che non riceveranno un euro dei soldi spese per la loro adozione. Motivo? I rimborsi dello Stato sono tutt’altro che scontati anche se i fondi ci sono: circa 20 milioni di euro fermi da due anni per un mancato decreto. Una semplice distrazione direbbe una certa politica. Ma le famiglie, indignate, non ci stanno, lanciano una petizione “salva rimborsi” e chiedono un fondo di garanzia “salva bambini abbandonati”. Il Fatto Quotidiano ripercorre le vicende dell’ultima beffa nel tormentato settore delle adozioni internazionale.

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Adozioni Internazionali. Family for Children: urge istituire un fondo di garanzia per le coppie “bloccate”

A pochi giorni dalla notizia pubblicata sul sito della Commissione che non ci sono i soldi per rimborsare le famiglie che hanno concluso l’adozione dopo il 2011, le famiglie di Family for Children mettono sul tavolo un’altra questione urgente: che ne sarà delle famiglie che hanno perso tempo, denaro e la speranza di poter dare una famiglia ad un bambino abbandonato? Che il Governo istituisca un fondo di garanzia affinché tutte le coppie possano continuare il loro percorso adottivo.

I rimborsi CAI entrano alla Camera. Interrogazione di Andrea Causin (FI-PDL) “I genitori che hanno adottato dopo il 2011 non possono essere discriminati”

Mentre la petizione lanciata dalle associazioni familiari ha superato le 5 mila firma, CAUSIN ( FI-PDL) deposita un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, chiedendo se intenda fare chiarezza sulla decisione assunta in merito ai rimborsi delle spese sostenute per le adozioni conclusesi negli anni successivi al 2011 e se intende intraprendere le opportune iniziative al fine di garantire che il Fondo per le adozioni internazionali possa mantenere la finalità di rimborsare le spese sostenute dai genitori adottivi per l’espletamento della procedura di adozione del minore straniero.

La voce di un padre adottivo: “Un Paese civile sostiene le Adozioni, le famiglie e i bambini: l’Italia non è un paese per famiglie adottive”

“Avrei voluto scrivere un lungo articolo su questa penosa faccenda dei Rimborsi per le adozioni internazionali. Avrei potuto raccontare di famiglie che hanno acceso un mutuo per sostenere le spese adottive e che contavano nei Rimborsi per rientrare almeno un po’. O di quelle coppie che …” inizia così il post di un papà adottivo, Fabio Selini. L’Italia “NON È UN PAESE PER FAMIGLIE ADOTTIVE” scrive papà Fabio, dal suo account FB, ma nonostante l’amara constatazione chiama a raccolta le famiglie “Facciamo casino, tutti insieme, urliamo. Noi famiglie Adottive esistiamo”.

Agli Europei under 23 di atletica l’adozione internazionale Made in Italy conquista due ori. Non è ora di smetterla di parlare di fallimenti adottivi?

L’Italia dell’accoglienza, composta da figli adottati e da figli di immigrati, continua a fare incetta di medaglie agli Europei under 23 di atletica di Bydgoszcz in Polonia. Nel giro di un’ora e mezza l’Italia fa avanti e indietro sul podio e l’adozione si porta a casa ben due ori: il primo di Yeman Crippa e il secondo di Yohanes Chiappinelli, entrambi figli adottivi di famiglie del Bel Paese. Mentre l’Italia veste l’oro dell’adozione, il Governo continua a non dare risposte a oltre 14 mila famiglie italiane che aspettano il rimborso delle spese sostenute per le adozioni concluse dopo il 2012.

Vita. Laera (Vice Presiedente CAI ) “Niente rimborsi alle coppie? È una questione politica, fra l’altro si possono anche prevedere misure diverse da questa”.

Dopo le numerose reazioni seguite all’annuncio shock della CAI sui rimborsi alle coppie per le adozioni internazionali, la vicepresidente della CAI, Laura Laera, ritorna sull’argomento “è una questione politica. Ad oggi non c’è un provvedimento che preveda il rimborso delle spese sostenute per le adozioni. Se ci sarà pagheremo. Fra l’altro si possono anche prevedere misure diverse da questa”. “Una scelta politica che inevitabilmente allontana sempre di più da questa meravigliosa forma di accoglienza” commenta Marco Griffini, presidente di Ai.Bi.

Riportiamo la versione integrale dell’articolo a firma di Sara de Carli di Vita.it

Annuncio shock della CAI: “Non ci sono soldi per chi ha adottato dal 2011 in poi” L’ adozione internazionale non vale lo sportello di una banca da salvare

E’ stato pubblicato sul sito della Cai ieri, 12 luglio, un comunicato di appena 4 righe ma sufficienti per buttare nello sconforto e disperazione migliaia di famiglie. Che si sfogano sui social e promettono battaglie. “Ci sono famiglie che hanno acceso un Mutuo per adottare un figlio. E fanno affidamento anche su Rimborsi per rientrare”. Che si dicono pronte a scendere in piazza, “Scendiamo in piazza? Io ci sono”. E chi molto amaramente, tira le conclusioni e chiosa “Ti giochi tutto in borsa e banca fallisce? Tranquillo lo stato ti rimborsa tutto. Adotti un bambino? Il problema è solo tuo”. Di sicuro urge conferenza Nazionale sull’adozione internazionale perché non si può lasciar morire così l’accoglienza dei minori abbandonati.