Siria. I bambini nel dramma della guerra e del Covid hanno bisogno di te. Per aiutarli basta un “caffè” al giorno

Con il Sostegno a Distanza dal 2014 Ai.Bi. supporta i nuclei fragili con minori nel Nord-Ovest del Paese

La Siria è un Paese martoriato da nove anni di guerra e, ora, purtroppo, anche dalle conseguenze del Coronavirus. Per gli sfollati interni del Nord-Ovest, l’area di Idlib, ancora alle prese con un interminabile conflitto, le condizioni di vita sono durissime. Da dicembre 2019 a marzo 2020 si sono susseguiti i bombardamenti sia a Idlib che nella zona a Ovest di Aleppo, costringendo circa 980mila persone a spostarsi. La maggior parte di loro ha trovato riparo solamente grazie all’aiuto delle organizzazioni umanitarie in tendopoli e campi informali. Complessivamente nel Nord-Ovest siriano ci sono 2,8 milioni di sfollati su 4 milioni di abitanti, di cui la gran parte vive in condizioni terribili. Soprattutto perché il clima, in questa zona, vede il susseguirsi di inverni rigidi ed estati caldissime.

Dopo il cessate il fuoco del 6 marzo 2020 molte persone sono tornate alle loro abitazioni ma questo non ha purtroppo significato un miglioramento delle condizioni di vita. A questo dramma si è aggiunto quello della pandemia, che ha provocato una crisi economica veramente devastante, perché da marzo sono stati decretati periodi di lockdown che hanno ridotto fortemente il movimento delle persone e la possibilità di queste di accedere a fonti di sostentamento dignitose.

Sostegno a Distanza in Siria: dal 2014 Ai.Bi. presente nell’area del Nord-Ovest

Dal 2014 Ai.Bi. – Amici dei Bambini è presente in quest’area, e oggi opera in piccoli campi composti da 150-200 famiglie. Molti nuclei famigliari sono guidati da donne sole, a volte vedove, che faticano a trovare mezzi di sussistenza.

Grazie al Sostegno a Distanza, Ai.Bi. è riuscita in questi anni a supportare questi nuclei fragili con minori per evitare strategie di sopravvivenza negative come il lavoro minorile o il matrimonio precoce, offrendo progetti per favorire il sostentamento famigliare (nel 2019 è stato distribuito mezzo milione di pezzi di pane alle famiglie, prodotto acquistando il grando da mulini e panetterie del territorio). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, Ai.Bi. ha provveduto anche a distribuire kit igienico-sanitari a oltre 330 nuclei familiari composti in media da sei componenti (di cui almeno il 50% minori) per un totale di 1980 persone, appartenenti a popolazione profuga in situazione di incertezza abitativa, carenza alimentare e sanitaria, ospiti in campi profughi nei distretti di Ma’arat Misrin e Harim.

Queste attività sono possibili grazie al supporto degli amici italiani di Ai.Bi. Anche tu puoi fare la tua parte, attivando un Sostegno a Distanza in Siria al costo di 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno. Non lasciarli soli.