Solo un progetto di vita personalizzato è un sostegno “one to one”

Luisella scrive:
Buongiorno allo staff di Ai.Bi.
Ho letto del vostro impegno per rendere sempre più coinvolgente il “sostegno a/senza distanza”.
Tuttavia un punto non è chiaro: perché è scritto che l’abbinamento diretto e il sostegno personalizzato one-to-one sono offerti “solo” da Ai.Bi.? Certo può essere un’innovazione per la vostra Associazione, ma da quanto mi risulta questa formula, esattamente come la proponete voi, viene proposta anche da un’altra associazione – Compassion Italia – regolarmente inserita, tra l’altro, negli elenchi del SAD IN CHIARO. Sul sito di questa Associazione il SAD o come dir si voglia, dato che la sostanza non cambia se cambia il nome, viene proposto proprio con queste modalità (e questo già da diversi anni, visto che la sede operativa in Italia è presente nel nostro Paese dal 1994) e con le stesse opportunità (lettere, comunicazioni, visite, mediazione degli operatori…).
Si tratta di sostegno soltanto individuale (non comunitario), con alcune caratteristiche diverse dalle vostre circa l’andamento del sostegno, ma l’abbinamento diretto e il sostegno one-to-one sono già una realtà.

Cordiali saluti e buon lavoro.

Gentile Luisella,

rispondo alla sua domanda sul perché mettiamo “’solo’ Ai.Bi. ce l’ha”. Semplicemente perché siamo gli unici ad avere un sostegno senza distanza personalizzato da 50 euro al mese.

L’associazione da Lei scelta avrà le stesse caratteristiche, e non lo mettiamo in dubbio, ma ha una donazione di 26 o max 30 euro mensili. E questo giustifica il nostro “solo Ai.Bi.”

Poi qualcuno si potrebbe chiedere: perché AiBi ha una donazione di 50 euro e altre associazioni la metà?

Noi quando parliamo di personalizzato non ci riferiamo solo ad una comunicazione one to one, ma soprattutto alla realizzazione di un “progetto di vita” finalizzato ad individuare, per ogni bambino, il percorso migliore per garantire il suo diritto a vivere in una famiglia, e tutto questo purtroppo ha un costo rilevante.

Come Lei può immaginare, dietro un sostegno ci sono tutti i servizi resi al bambino. Parliamo innanzitutto di una struttura sul Paese, un’equipe di educatori e psicologi che supportano costantemente i bambini e le loro famiglie, operatori locali e un volontario espatriato italiano che si occupano di traduzioni e comunicazioni tra sostenitore e bambino e, aspetto fondamentale, che verificano costantemente l’andamento del progetto.

Forniamo, inoltre, assistenza legale necessaria affinché lo status giuridico del bambino venga definito nel più breve tempo possibile e infine ci occupiamo anche di professionalizzazione sia nei confronti dei ragazzi più grandi che delle famiglie biologiche con cui lavoriamo, per permettere a queste famiglie, tramite microcrediti o corsi professionali, di lavorare e guadagnare il necessario per permettere il reintegro dei bambini in famiglia. Sinceramente, gentile Luisella, noi non riusciamo a coprire tutti questi servizi chiedendo al sostenitore una donazione al di sotto delle 50 euro mensili. Pertanto con trasparenza e professionalità riconosciamo di essere diversi dalle altre ONG solo in questo. Tutto qui. Spero con chiarezza di aver risposto alle sue domande.

Se poi nella sua ricerca riuscisse a trovare un’associazione che offre un sostegno a distanza personalizzato con gli stessi nostri servizi e con una donazione mensile di 50 euro ce lo comunichi pure, provvederemo ad eliminare il “solo Ai.Bi.” dalle nostre comunicazioni.

Grazie per averci scritto.
Cordialmente,

Pippo Sollecito, area Sostegno Senza Distanza di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini