Sostegno a Distanza in Africa. Come sono individuati i bambini da sostenere?

Buongiorno Ai.Bi.,

premettendo che non conosco molto bene la situazione dell’abbandono minorile, nel senso che posso solo immaginare che ci siano milioni di bambini abbandonati in tutto il mondo e specialmente in quelle terre come l’Africa dove c’è un altissimo tasso di povertà e precarietà, sarei curiosa di capire qual è il criterio per individuare bambini da sostenere, cioè come fa una Ong a stabilire chi, minore, può beneficiare di un sostegno a distanza?

Faccio questa domanda perché vorrei capire come funziona, ovviamente con la finalità di sostenere un bambino a distanza in Africa.

Grazie

Maddalena

Carissima Maddalena,

la ringraziamo per averci scritto ponendoci oltretutto una domanda interessante: è grazie a persone come lei che continuiamo ad andare avanti con le nostre attività e a portare, lì dove non c’è, un sorriso a tutti i minori abbandonati negli istituti.

Innanzitutto le rispondiamo dicendo che Ai.Bi. ha almeno un referente in ogni Paese in cui fa cooperazione internazionale, questo vuol dire che il nostro referente rappresenta Ai.Bi. all’estero. L’identificazione dei minori da beneficiare con il Sostegno a Distanza avviene in base ad un’attività di monitoraggio in loco, per l’individuazione dei centri, in continuo confronto con la sede centrale.

I centri possono essere preventivamente segnalati da Istituzioni con le quali l’Ente ha accordi o relazioni. I criteri sono: target (minori fuori famiglia, orfani, difficilmente ad esempio selezioniamo centri per disabili, oppure altre categorie più specifiche). Bisogno (se è un centro già coperto oppure no, quanto c’è bisogno di intervenire, ecc.).  Capacità di monitorare il progetto in maniera efficace (struttura del centro, posizione, relazioni con il direttore) e infine se hanno documentazioni in regola.

La situazione dell’abbandono dei minori in Africa 

Per completezza di informazioni le diamo qualche dato sulla situazione in Africa: in Marocco, non esistono dati ufficiali sull’abbandono dei minori, ma sono stimati quasi 70mila bambini fuori famiglia, cifra peraltro data in crescita di oltre il 20 per cento ogni anno.

Ai.Bi. lavora qui dal 1992 con progetti di cooperazione allo sviluppo a favore di bambini ed adolescenti orfani o abbandonati. Dal 2006, inoltre, si prende cura, in quattro centri di accoglienza, di quasi mille minori tra zero e 18 anni, la metà dei quali aspettano l’abbraccio di una mamma o un papà, anche se a distanza.

In Kenya Ai.Bi. è invece attiva dal 2008, sostenendo a distanza 218 minori accolti in tre centri e una scuola, ma quasi 700 sono ancora in attesa di essere ‘adottati a distanza’.

In Ghana, dove oltre 4mila bambini vivono in orfanotrofi, Amici dei Bambini opera dal settembre 2011; supportando 64 bambini particolarmente bisognosi e sostenendo le 54 rispettive famiglie.

Infine, in Repubblica Democratica del Congo Amici dei Bambini coopera per sostenere almeno alcuni degli 89 bambini ospiti del centro FED (Femme et Dévelopement) di Goma, orfani o in condizioni di grave vulnerabilità sociale.

I Progetti di Sostegno a Distanza di Ai.Bi. in Africa

AI.Bi. è attiva in questo continente con i progetti di Sostegno a Distanza perché è proprio alle famiglie e ai minori abbandonati che si rivolge, in questo momento in cui è particolarmente possibile e necessario aiutarli: questa campagna è un impegno decisivo per il destino di milioni di bambini! Scegliendo di diventare sostenitori a distanza è possibile stare al fianco di un bambino abbandonato e lottare con lui perché possa rinascere come figlio e rientrare nella loro famiglia di origine.

Quindi cara Maddalena Il suo aiuto per questi bambini sarà forse una goccia nell’oceano, ma, di certo, il primo passo verso una rinascita per quei bambini senza futuro che, in istituto o ai margini delle strade, aspettano la concretezza di un aiuto che non può essere deciso ai vertici delle istituzioni. Non esiti ad attivare un Sostegno a Distanza e a prendere parte ad un grande progetto che può cambiare per sempre la vita di un bambino abbandonato o in grave difficoltà familiare.

Grazie ancora per averci scritto.

Staff Sostegno a Distanza