Torino, ospedali: è allarme abbandono, già 13 i neonati non riconosciuti

La cattiva notizia è che tornano ad aumentare. I bambini lasciati nei reparti di neonatologia degli ospedali torinesi quest’anno sono già 13: se il trend si manterrà, sarà facile raggiungere il numero nero dei 30 abbandoni l’anno, registrato in un recente passato dopo una fase di rallentamento (10 abbandoni nel 2009 e nel 2010).

A lanciare l’allarme è il quotidiano torinese La Stampa con un articolo di Andrea Rossi del 12 luglio. Così si torna ai livelli del 2008, quando gli episodi registrati furono circa una trentina: un incremento previsto del 200% rispetto agli anni appena trascorsi e un ritorno dello spettro abbandono. Elide Tisi, assessore comunale al welfare, avverte un aumento delle segnalazioni riguardanti minori in emergenza da parte di tribunali, scuole e strutture ospedaliere: maltrattamenti familiari, situazioni al limite dell’abbandono, nuove categorie di famiglie contattate dai servizi sociali.

Mai visti a Torino tanti bambini sotto tutela come quest’anno: 468 casi registrati in totale, quasi tutti di minori non accompagnati, vale a dire scappati dal loro Paese d’origine. Gli affidamenti familiari poi sono già a quota 700 nell’anno in corso, una cifra che supera il livello di guardia nonostante abbia conosciuto picchi assai più elevati: nel 2011 il Comune ha affrontato 1394 casi di affido, nel 2010, invece, ben 1420 (dati La Stampa).

La buona notizia sembra esserci: l’assessore Tisi afferma che “si sta assottigliando il ricorso alle comunità educative”. Un’occasione in più per gridare a gran voce il ripristino dell’affido in tutto il Paese come intervento prioritario per la protezione di minori in difficoltà, e per promuovere l’ingresso del privato sociale nell’intera gestione degli affidi a motivo di una capacità superiore di rintracciare risorse, sia umane che economiche, rispetto al settore pubblico.